Juve Stabia, come salvarsi in 10 giornate. Improta: “Siamo pronti”

Dicono che un uomo calmo sia come un albero ombreggiante. Per questo le persone che hanno bisogno di un rifugio andranno a ripararsi in lui. Gianni Improta da pochi giorni è diventato l’amministratore unico della Juve Stabia. La quiete dopo la tempesta scaturita dallo scontro – poi ricucito davanti al sindaco – tra i soci Manniello e Langella. Sono stati proprio loro a sceglierlo, promuovendolo dal ruolo di club manager. Basta sentirlo parlare alcuni minuti per capire perché hanno scelto lui: “Sono onorato. Nella mia vita ho sempre cercato di fare andare tutti d’accordo. Qui conosco tutti e dopo i problemi delle scorse settimane, sono orgoglioso di contribuire a riportare la serenità”.

 

CASERTA, UN VALORE AGGIUNTO

Fiducia e forze fresche. La Juve Stabia del resto è la squadra che ha fatto più sostituzioni in tutta la stagione. Un primato che le ha consentito di mantenere gli standard agonistici richiesti da un allenatore su cui diversi club hanno messo gli occhi addosso. “Già nella scorsa estate si erano mosse squadre importanti (il Frosinone su tutte, ndr). Ne parlammo con lui e gli chiesi di rimanere perché ci saremmo tolti delle soddisfazioni. Mi fa piacere che lo abbia fatto e che stia dimostrando tutto il suo valore. Ha sempre avuto la totale fiducia, anche nei momenti più critici della stagione. Ha un altro anno di contratto, è a tutti gli effetti un cittadino di Castellammare. Starà poi a lui decidere, ma qui di sicuro ha un ambiente che gli vuole bene”.

Parola di quello originale. Gianni Improta, made in Posillipo e paladino di Castellammare. Baronetto, pompiere e albero ombreggiante sotto cui cercare salvezza.

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