Juve Stabia, il presidente Langella si dimette
Dopo lo scontro acceso delle ultime ore, il presidente della Juve Stabia Andrea Langella ha rassegnato le sue dimissioni con un lungo comunicato: "Una scelta difficile, amara, sofferta ma - in questo momento - doverosa: mi dimetto da Presidente della Juve Stabia. Con le mie dimissioni, che seguono quelle di ieri dell’Amministratore, i “dilettanti allo sbaraglio” lasciano il campo al patron Manniello. La storia si ripete ed anche lo scrivente, come la miriade di soci che lo hanno preceduto, davanti alle menzogne, alle prevaricazioni, alle degenerazioni dialettiche e strumentali del signor Manniello, si ritira ponendo fine all’immissione di capitali nella Juve Stabia - capitali sottratti alle proprie attività imprenditoriali anche per far fronte al mancato rispetto degli impegni assunti da chi avrebbe dovuto affiancarlo in questo magnifico progetto".
Juve Stabia, le parole di Langella: "L'avventura si è trasformata in un incubo"
Qualche giorno fa durante la trasmissione Juve Stabia Live in diretta Facebook i due soci del club di Castellammare di Stabia hanno avuto un acceso confronto facendo emergere profonde divergenze. Dall'operato dell'amministratore unico del club Vincenzo D'Elia, dimesso nella giornata di ieri, alle vicende legate all'attuazione del protoccolo e degli allenamenti su cui il patron Manniello si è detto molto preoccupato. Già nelle scorse settimane, il presidente Langella aveva provato ad acquistare le quote dell'altro socio Manniello. L'accordo non è stato raggiunto e lo scontro in società si è acuito.
Nel comunicato il dimissionario presidente Langella ripercorre il suo percorso all'interno del club, da sponsor fino al ruolo di socio al 50%, evidenziando la differenza di vedute con Manniello: "Avventura che si è trasformata in un incubo per la diversità di approccio imprenditoriale - nonché per le modalità di risoluzione della miriade di impegni quotidiani - oltre che per le divergenze sulla necessità di apporto di capitali alla società per la gestione ordinaria e straordinaria. È palese ormai l’incompatibilità e l’inconciliabilità di vedute con il socio Manniello, l’impossibilità di strutturare una società che sia davvero pronta a far parte delle prime 40 squadre del Paese. È palese il rifiuto del rispetto delle deleghe e delle responsabilità (da domani comando io e decido cosa fare...) cui si sommano le notizie false e tendenziose che hanno leso la mia onorabilità e credibilità. È palese che questi temi fondamentali, hanno tranciato definitivamente il rapporto di necessaria collaborazione tra i soci".
Langella ha poi ringraziato staff, squadra e tifosi garantendo che fino alla nomina di un nuovo amministratore e presidente sarà lui a prendersi carico delle spese di gestione sanitaria e organizzativa: "Prendo atto di tutto ciò per constatare che non posso più andare avanti e che - di conseguenza - non ha più senso proseguire in questa avventura, pur garantendo a mia cura e spese “in prorogatio” e fino alla nomina del nuovo Amministratore e del nuovo Presidente, la gestione sanitaria (test già eseguiti, tamponi da fare domani in avanti, per tutti) e organizzativa per la migliore e compiuta ripresa degli allenamenti dei nostri atleti. Ci rivedremo sugli spalti del Menti: il tifoso Langella sarà lì con voi, con il cuore e di persona, a lottare e soffrire per i nostri colori. Con l’amaro in bocca, ma con il cuore giallo blu, vi saluto augurando alla squadra, alla società, ai tifosi ed alla Città tutta, le migliori fortune".