Gasperini: "Momento clou. Abbiamo bisogno del miglior Muriel"
Dare continuità alla vittoria nel derby, tornando a correre per la Champions di domani, tenendo più di un occhio su quella di oggi. E' questo l'obiettivo dell'Atalanta di Gian Piero Gasperini alla vigilia del match di campionato contro il Verona: "Abbiamo bisogno di cambiare marcia", le parole dell'allenatore nerazzurro in conferenza stampa, "per rimanere aggrappati a un certo livello di classifica. Domani può essere una giornata importante per tutti: ci sono tante partite difficili e dovremo farci trovare pronti".
Settimana clou, mercoledì c'è lo Shakhtar. "Da qui a Natale cercheremo di fare il massimo", promette Gasperini. "In Ucraina sarà decisiva, ma non credo che giocare al risparmio in campionato possa dare vantaggi in coppa". Sul possibile 11 anti Hellas: "Abbiamo avuto un po' di acciacchi, ma la formazione non sarà ragionata per la Champions League: Gomez ha preso una brutta contusione a Brescia, che gli ha condizionato tutta la settimana. Sta meglio oggi vediamo. Zapata? Dovete chiedere ai medici, è a Siviglia e si sta curando. Posso solo dire che in questo momento non è a disposizione. Le previsioni sono che torni a gennaio, ma io non mi sbilancio".
Con il Papu e mezzo servizio e l'ex Napoli ancora out, scatta dunque l'appello a Muriel: "Ha fatto molto bene per un certo periodo", lo sprona Gasperini. "L'assenza di Duvan si è prolungata molto: un po' l'abbiamo mascherata, un po' l'abbiamo pagata. Abbiamo bisogno del miglior Muriel, della sua continuità. Dobbiamo tutti dare qualcosa in più in un momento molto importante".
E per l'allenatore, contro il Verona sarà anche la sfida a una vecchia conoscenza di genoana memoria. "Io e Juric maestro e allievo? C'è un rapporto forte, è stato un mio giocatore e poi un collaboratore", spiega Gasperini. "Sono contento che stia facendo ottimi risultati a Verona: una bella realtà di questo campionato, sempre in grande condizione e capace di mettere tutti in difficoltà. Ma io e Juric siamo piuttosto due allenatori di Serie A: giocava con un entusiasmo incredibile, lo ha sempre trasmesso alla squadra e lo fa anche ora. Abbiamo fatto molta strada assieme, ma c'è anche tanto del suo. Domani comunque non ci guarderemo in faccia", la battuta finale. "Durante la partita non ci sono rapporti, ognuno deve pensare a fare il massimo per la propria squadra: è il bello del calcio".