Dalla malattia al gol. França: "Sofferenza opportunità per migliorarsi"
"La sofferenza ci porta a due strade: soffrire e accettare la sofferenza o soffrire e crescere". Così parlò Carlos, Carlos França, il Bomber di Dio. Dopo più di 3 mesi di inattività a causa di noie muscolari, il capitano del Potenza è tornato in campo, così come lo aveva lasciato la stagione scorsa. Segnando, naturalmente. È l’88' di un Potenza-Vibonese che pare ormai definitivamente bloccato sullo 0-0 quando il 9 rossoblù decide di prendere ancora una volta il volo, di segnare, ancora: il Viviani, d’un colpo, si trasforma in un inferno celestiale, il cui coro è tutto per il proprio paladino Carlos, - ‘Re Carlos’ come amano inneggiarlo nel capoluogo lucano -, riconsegnato dal fato alla sua gente, il suo popolo che, nell’euforia del trasporto per il goal realizzato allo scadere, grida al "Miracolo!".
CF9: ecco Carlos França
E in effetti, a pensarci bene, la tribuna tuonante non é sembrata avere tutti i torti. CF9, infatti, appare davvero come un miracolo della natura, capace quest’ultima di conservare, a 39 anni e 10 mesi, un atleta esemplare, sempre decisivo, il secondo marcatore più longevo della Serie C (girone C), appena dopo il quarantenne Scarpa della Paganese. Un miracolo della fisica, sì. Perché, quanto salta in aria Carlos - che sembra quasi fluttuarci dentro - nessuno. Miracolo vivente, letteralmente: è il 2006 quando un tumore (in C, la storia è anche di Sullo) alla schiena lo costringe ai box per due anni, infernali, momenti che con sofferenza França ha però miracolasamente superato, indenne.
França e il suo credo
"Credi e vedrai la Gloria di Dio". Più di una semplice frase, quella esibita dall’asso brasiliano per la sua esultanza: è il credo, il pilastro morale che ha reso un semplice calciatore quello che, a Potenza, è ormai per tutti Re Carlos. Bomber vero, capace di rigustare la gioia del goal all’esordio stagionale, da subentrante. Come? Grazie al miracolo, quello della fede, che non esclude la sofferenza: "Soffrire fa male, certo - confessa França - ma fa ancora più male abbandonarsi alla sofferenza. Dio credo che ci ponga nella vita queste prove difficili perché possiamo comprendere fino in fondo quale sia il reale scopo della nostra esistenza; io, restando fermo per più di 3 mesi, lontano dal campo, ho compreso come questa sofferenza fosse in realtà un’opportunità perché io potessi crescere umanamente ed essere, così, ‘migliore’ per le persone che amo e che mi sono vicino. D’altronde - conclude Carlos - è nei momenti più difficili della nostra vita che scriviamo le pagine più belle della nostra storia". Potrebbe dirlo, come lui, anche Vialli.
RinFrançato dal ritorno in campo con tanto di rete decisiva, ora Carlos è nuovamente pronto per il suo Potenza, magari per sognare di ottenere insieme, via col vento, quel miracolo chiamato serie B. A Potenza, del resto, ne sono ormai sicuri: se un paradiso esiste è gia qui, in terra. La terra dalla quale França ha deciso di tornare a volare segnando, la terra, quella lucana, per la quale CF9 vuole essere - come in effetti già è - il condottiero. Ah, se voleste mai provare a dargli del vecchietto, diretto ormai verso gli ‘anta’, perdete il vostro tempo, perché - come già confessato - sicuro vi risponderà: "Françamente? Me ne infischio!".
Servizio a cura di Giovanni Caporale