Euro 2020, caos sorteggi. De Bruyne: "Così è una farsa"
Tutti i problemi della prima volta: l'Europeo itinerante fa il conto alla rovescia e come primo ostacolo trova il caos sorteggi. Una formula vincolata dalle teste di serie, dal buon numero di formazioni che, inevitabilmente, giocheranno in casa e soprattutto dalle restrizioni diplomatiche che impediscono ad alcune squadre con un trascorso particolarmente delicato (vedi Russia e Ucraina di Sheva) di incrociarsi già nella fase a gironi.
Non è una novità delle competizioni UEFA, ma quando il numero di partecipanti scende a 24 (lontanissimo, dalle griglie di partenza di Champions ed Europa League) la matematica diventa un problema. Così succede che il Belgio sa già per certo di giocare nel gruppo B insieme a Russia e Danimarca. Di fatto, il sorteggio che si terrà il 22 novembre a Bucarest diventa quasi superfluo: "Così è davvero uno scandalo", tuona la stella del Manchester City Kevin De Bruyne ai microfoni di HLN Sport. "Si rischia di falsare la competizione". Anche perché il Belgio dovrà affrontare lo svantaggio del fattore campo a San Pietroburgo e Copenaghen, visto che tra le teste di serie è l'unica che non disporrà dello stadio di casa durante la competizione.
Koeman: "Devo davvero volare in Romania per il sorteggio?"
Sulla stessa lunghezza d'onda anche la vicina Olanda. Van Dijk e compagni giocheranno insieme all'Ucraina, testa di serie del gruppo C che si disputerà tra Amsterdam e Bucarest (salvo una qualificazione ai playoff della Romania, gli slot determinati dalle urne saranno dunque due). Un'incognita in meno rispetto ai Diavoli Rossi, ma tanto basta per far sbottare Koeman: "Non capisco questo nuovo formato, ho già chiesto alla federazione se devo davvero prendermi il disturbo di andare fino in Romania per il sorteggio", le parole del ct riportate da De Telegraaf. Per l'Italia, i pericoli del sorteggio sono ancora tutti da scoprire. Ma la lunga strada verso Euro 2020 è iniziata, polemiche comprese.