Milan, Gazidis: "Rangnick? Pioli è l'uomo giusto. Rinnovo Ibra: tutto è possibile"
Prima intervista in italiano per Ivan Gazidis, amministratore delegato del Milan, che a Sky ha delineato la sua visione sul futuro prossimo del club, in campo e in società. Partendo proprio dalla stagione in corso, con il sogno scudetto cullato da tutti i tifosi rossoneri: "Non abbiamo ancora vinto niente, ma siamo nel percorso giusto e io sogno come i tifosi. Di giorno lavoro, la sera sogno. Voglio far parte del ritorno di questo club in alto".
Un ritorno che per il momento è reso possibile grazie al condottiero Stefano Pioli, che ha fatto crescere tanto la squadra: "Stefano è molto intelligente e profondo. Ha capito che noi siamo sempre sotto pressione in questo sport e si è focalizzato sul lavoro. Non si è mai lamentato della situazione nè delle voci. Ha dimostrato a noi che ha le capacità di gestire un club così grande, è questo che mi ha fatto innamorare di lui".
Un innamoramento però lento, dato che il Milan era vicino a concludere per l'arrivo di Ralf Rangnick in estate: "La decisione era sempre aperta per me. L'ho detto a Pioli e lui lo ha capito. L'attitudine di Stefano mi ha sopreso molto, non solo a livello personale, ma anche sul campo. La scelta in un club come il Milan va fatta per il merito sportivo. Possiamo dire che Pioli ci ha fatto fare il salto di qualità, grazie anche al lavoro di Massara e Maldini. Senza dimenticare Ibra. Sono tante storie che si intrecciano".
La relazione con Maldini è stata coltivata nel tempo dal dirigente sudafricano: "Maldini rappresenta il Milan, è la storia. Ma non è questa la ragione per cui l'ho scelto: vedo qualcosa di speciale in lui, è un uomo con valori, moderno e con voglia di imparare. Vedo un uomo che pensa alla squadra e questo è fondamentale per il Milan. Spero che resti a lungo termine e non vedo limiti per lui".
Come detto, fondamentale è stato anche l'apporto di Zlatan Ibrahimovic, che dal suo arrivo nel gennaio 2020 ha modificato il volto del Milan: "Ibra è l'eccezione a tutte le regole, sempre. Ha qualità personali e fisiche incredibili, è speciale. Questa è la più grande e romantica sfida della sua carriera. Resta al Milan? Tutto è possibile. Lui sente questa sfida in maniera speciale, quindi perchè no ad un futuro insieme?"
I dirigenti rossoneri sono anche al lavoro per trattenere Donnarumma e Calhanoglu, in scadenza di contratto a fine stagione: "Sono molto importanti per questo club, vogliamo averli ancora con noi. Noi stiamo facendo tutto il possibile e ho fiducia che possa arrivare un accordo, ma poi dipende anche dalla loro decisione, che accetteremo".
La gestione societaria si è complicata negli ultimi mesi per i problemi economici portati dalla pandemia: "Il Milan vissuto un periodo difficile e con i ricavi la coperta era troppo corta. Noi stiamo facendo di tutto per far tornare il club in alto. Non è facile, ma con il lavoro si può fare, ma siamo ancora in work in progress. Elliott non ci ha dato una scadenza, ha sempre supportato il club e lo ha fatto in maniera esemplare anche in questo momento difficile. Vediamo un squadra moderna, globale, progressista, magari in un nuovo stadio".
Nuovo stadio che secondo Gazidis deve essere un obiettivo: "Lo stadio è alla base dello sport moderno. I tifosi del futuro meritano un club che li rende orgogliosi e se è possibile farlo in uno stadio moderno con tutto quello di cui i tifosi hanno bisogno, ancora meglio. Il nostro impegno è creare uno stadio per Milano e per il Milan di cui possiamo essere orgoliosi".
Chiusura sul derby con l'Inter, anche a livello di classifica: "Noi siamo all'inizio del percorso e non alla fine. Il nostro progetto è a lungo termine e non per questa stagione. Personalmente, faccio errori e ne farò in futuro, ma tutto quello che faccio è per il bene del club".
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