Milan, Gazidis: "Scudetto? Non pongo limiti ai sogni di calciatori e tifosi"
“La stagione è lunga e non voglio porre limiti ai sogni di giocatori e tifosi”. Ha le idee ben chiare L’amministratore delegato del Milan Ivan Gazidis, che in un’intervista alla Gazzetta dello Sport ha toccato diversi argomenti, parlando anche dello scudetto.
“È molto importante inseguire i sogni e credere nelle nostre capacità, ma avere sogni senza lavoro, preparazione e gioco di squadra equivale a non avere opportunità. Ibra ha detto che sognare lo scudetto è lecito, lui sa cosa è necessario fare per raggiungere quel traguardo”.
Per sognare la vittoria del campionato, il Milan potrebbe anche muoversi sul mercato di gennaio, compito complicato che non spetta a Gazidis, ma a Maldini.
“Questa squadra è un organismo delicato, c’è un equilibrio abbastanza magico da preservare e le scelte devono essere coerenti. Maldini, però, è sensibile e intelligente, quindi sa mantenere gli equilibri. Rappresenta una parte di storia di club e credo in lui perché è una persona che guarda avanti, abbraccia nuove cose, lavora con umiltà e passione ma anche intelligenza”.
È innegabile, però, che il rendimento dei rossoneri sia cambiato dall’arrivo di Ibrahimovic lo scorso gennaio. Un giocatore di 39 anni, in scadenza, ma che fa ancora la differenza. “Del rinnovo ancora non ne abbiamo parlato, prenderemo la decisione insieme. Ibra è una persona speciale, fa migliorare il gruppo perché ti sfida a dare di più e tutti accettano questa sfida”.
Dopo il rinnovo di Ibrahimovic, Gazidis inizia a parlare di Gigio Donnarumma e Calhanoglu, altri due giocatori con cui si sta discutendo il prolungamento del contratto. “Le discussioni procedono. Non c’è alcun dubbio sulla loro professionalità, questo è quello che conta. In generale percepisco un ambiente molto positivo”.
E Pioli? L’a.d. del Milan spende due parole anche sul tecnico rossonero. “È un uomo di una profondità straordinaria, che è arrivato in un momento complicato. Di lui mi ha impressionato che fa le cose in modo semplice, fa sembrare tutto facile. Quando abbiamo capito che poteva concretizzare la nostra visione del futuro, andare avanti con lui è stato naturale. Il nostro adesso è un calcio innovativo, applicato con coraggio e serietà”.
L’intervista completa sulle pagine della Gazzetta dello Sport