Benevento, Vigorito: "Vogliamo assestarci in A, Gaich farà bene"

vigorito_benevento_image

22 punti alla fine del girone d’andata, dodicesimo posto in classifica e una salvezza che non sembra poi così lontana. Questo il cammino sin qui del Benevento, che a San Siro affronterà l’Inter nella prima giornata del girone di ritorno. “Se ci avessero chiesto all’inizio quanti punti contavamo di avere alla fine dell’andata, ci saremmo accontentati pure di qualcuno di meno. Nonostante una campagna acquisti discreta e condotta in linea con le indicazioni di Filippo Inzaghi. Diciamo che abbiamo posto le basi di una buona seconda metà del campionato. Andiamo avanti così e la salvezza tranquilla che volevamo arriverà”. Così il presidente del club giallorosso Oreste Vigorito al Corriere dello Sport.

Contro il Torino è tornato al gol Lapadula, ma per il girone di ritorno Filippo Inzaghi potrà contare anche su Adolfo Gaich. “Abbiamo un’organizzazione capillare che fa capo al nostro ds Pasquale Foggia. Si cerca online, si individua l’uomo che interessa e a quel punto entra in azione la nostra rete di osservatori, collaboratori o dipendenti del club. Gaich in Argentina ha fatto parecchio bene, al Cska meno, ma con un insegnante come Inzaghi, centravanti pure lui, riuscirà ad ambientarsi in un campionato difficile come il nostro. Le doti fisiche sono evidenti, su quelle tecniche garantiscono ds e allenatore.Trattativa di diversi mesi, condotta sott’acqua in mezzo a concorrenza varia, belga, spagnola e Italiana”.

E nonostante la concorrenza, l’argentino ha scelto di firmare per il club giallorosso. “Un po’ l’immagine di club organizzato che ci stiamo costruendo, un po’ i punti ottenuti hanno cancellato l’immagine di squadra destinata a tornare in B. Evidentemente è credibile il progetto di portare stabilmente il Benevento a metà classifica. Poi la notorietà di Inzaghi non guasta. Gaich non è l’unico che tra varie destinazioni possibili ha scelto noi. C’è ancora qualche procedura. Speriamo di schierarlo il 7 febbraio contro la Sampdoria”.

Il riscatto del classe ’99 è fissato a 11 milioni, che lo farebbero diventare l’acquisto più oneroso della storia del Benevento. “Gli investimenti non sono mai mancati. Che vuole, abbiamo una fissazione: vogliamo passare l’esistenza in Serie A. Abbiamo un piccolo bacino d’utenza, ma per fare un esempio negli ultimi cinque o sei mesi siamo al quarto posto assoluto in Europa per crescita di contatti sui social. Siamo una società giovane che ha perso troppo tempo nelle serie minori. Noi intendiamo assestarci in Serie A. Dobbiamo ovviamente vedercela con altre realtà che hanno la stessa idea”.

L'INTERVSTA COMPLETA NELL'EDIZIONE ODIERNA DEL CORRIERE DELLO SPORT

Google Privacy