Venezia-Salernitana, i playout "dell’assurdo": Cosmi ha 11 indisponibili
Sarà dunque Venezia-Salernitana. Come il campo aveva sancito, ma con oltre tre settimane di ritardo. In cui è successo di tutto. La retrocessione del Palermo il 13 maggio, l’iniziale annullamento dei playout, poi ripristinati, tra il club di Lotito e il Foggia. Fino alla sentenza della Corte d’Appello che la scorsa settimana ha ‘graziato’ i rosanero riscrivendo ancora una volta la classifica della Serie B.
Un caos che ha penalizzato soprattutto il Venezia. La squadra di Serse Cosmi era salva a tutti gli effetti, fino al 29 maggio. Poi la doccia gelata, la rabbia della società in conferenza stampa (QUI) e il ricorso oggi respinto dal TAR del Lazio. È rimasta soltanto una dura realtà da affrontare, in totale emergenza e con le motivazioni di una partita da dentro o fuori completamente da recuperare.
Il Venezia ha in rosa 8 giocatori in prestito e 9 in scadenza di contratto a fine giugno: “Impossibile pensare che l’intensità degli allenamenti sia stata normale in queste settimane”, aveva spiegato Cosmi. “C’è chi aveva già svuotato gli armadietti”. Poi c’è il capitolo indisponibili. Alla pesante squalifica di Domizzi e agli infortuni di Citro, Di Mariano, Besea e Garofalo, si aggiungono le assenze di chi, se i playout si fossero regolarmente tenuti a maggio, ci sarebbe stato.
Ma i tempi della giustizia sportiva hanno fatto sì che ormai Mazan venisse convocato dalla Slovacchia, Vrioni dall’Under 21 albanese e Zennaro dall’Italia Under 19 per uno stage. Ancora più clamoroso il caso di Segre, che non ci sarà ai playout di Serie B perché impegnato per le Universiadi.
Horribilis in fundo, le condizioni di Bentivoglio e Zigoni (la cui tripletta a Carpi ha allungato oltre ogni previsione la stagione del Venezia), che dal 13 maggio non si sono più allenati per consentire il recupero dai rispettivi guai fisici. Con loro due fanno 11: un’intera formazione di assenti. Troppo anche per Cosmi, chiamato alla seconda impresa playout consecutiva dopo quella di Ascoli. Stavolta le condizioni sono surreali anche per una partitella. Eppure il Venezia si deve giocare la stagione.
Venezia, la posizione di Tacopina: la nota
“Venezia FC prende atto della sentenza del TAR del Lazio (QUI) che ha rigettato la richiesta cautelare sospensiva presentata dal club lagunare avverso la decisione del presidente Balata di fissare le nuove date dei playout.
Il TAR ha ritenuto che “allo stato non si ravvisano le ragioni di estrema gravità ed urgenza per la concessione della misura cautelare monocratica ai sensi dell’art. 56 del c.p.a., inoltre nel necessario bilanciamento degli interessi coinvolti, appare preminente l’interesse alla conclusione del campionato al fine di permettere alle parti resistenti di organizzare le prossime stagioni, ritiene, pertanto, di dover respingere la domanda cautelare.”
“È evidente che ci sono società che vengono tutelate di più rispetto ad altre - ha dichiarato il presidente del Venezia FC Joe Tacopina -. In questo enorme caos, che noi non abbiamo in alcun modo contribuito a creare, sono state tutelate le posizioni di tutte le società coinvolte tranne quella del Venezia.
Voglio sottolineare ancora una volta che Il Venezia è la squadra che più di tutte sta pagando le conseguenze di quanto deciso nelle aule dei tribunali. Che ancora una volta si sta legittimando chi commette illeciti, chi falsa bilanci e chi non rispetta le norme. Credo che nessun tifoso e nessun cittadino possa accettare una cosa del genere.
Un mese fa eravamo salvi, ora dobbiamo scendere in campo e preparaci a giocare in 5 giorni. Mercoledì sera assisteremo a tutto tranne che ad un evento sportivo. Chi ha governato questa situazione è evidente che non conosce minimamente né i tempi né le dinamiche del calcio.
Il Venezia non si fermerà qui. Porrò in essere tutte le azioni legali risarcitorie necessarie in relazione ai danni subiti. Voglio che i nostri tifosi sappiano che non mi fermerò finché il club non avrà ottenuto giustizia”.