Van Dijk: "Nel 2012 iniziai a scrivere il mio testamento"
Adesso ferma gli attaccanti più temuti al mondo, ma qualche anno fa Virgil van Dijk ha giocato contro qualcosa di ancora più forte, anche per un muro come lui: "Nel 2012 ho rischiato di morire", ha raccontato di nuovo il difensore olandese in occasione di un'intervista a FourForuTwo. Tutta colpa di un'appendicite con peritonite ed infezione renale che lo ha colpito nel 2012.
Ora è campione d'Europa in carica con il suo Liverpool ed è appena stato inserito nella top 11 dell'anno dalla Fifa. Inoltre è in lotta per il Pallone d'Oro, che non ha mai visto così vicino. Ma il ricordo di quel bruttissimo momento è ancora vivo nella sua mente e non potrebbe essere altrimenti nonostante vittorie e successi: "In questi casi, la maggior parte dei pazienti muore", le sue parole.
"Ricordo che potevo vedere solamente i tubi collegati al mio corpo, non potevo fare niente. Decisi così di iniziare a scrivere il mio testamento: nel caso in cui fossi morto, avrei lasciato a mia madre una parte dei soldi da me guadagnati". Van Dijk allora era al Groningen e forse non poteva immaginare che un giorno sarebbe arrivato dove si trova. Non fa passare niente, nemmeno la malattia. Che intanto ha reso ancora più bella ogni vittoria.