La carriera militare, la nazionale, i gol nel Tottenham: Son nella storia
Finire nella storia passando da una... mancata convocazione. La leva militare obbligatoria come ‘incubo’ da cui scappare, lo sport e un pallone come unica via di fuga. La storia di Son Heung Min, talento coreano del Tottenham, ha fatto il giro del mondo. L'1 settembre 2018, per lui, era “il grande giorno”, quello del dentro o fuori. Da un lato, la possibilità di continuare a giocare inseguendo il sogno di diventare uno dei migliori. Dall’altra parte, la paura di finire nel dimenticatoio dopo quasi due anni di inattività.
Quel pomeriggio, alle ore 13 italiane, le formazioni Under 23 delle nazionali di calcio della Corea del Sud e del Giappone sono scese in campo in occasione della finale dei Giochi Asiatici. “Chiari ed elevati meriti sportivi”, prevede la legge coreana, in merito alla possibilità di concedere agli sportivi di astenersi dalla leva. Tradotto, in questo caso: medaglia d’oro ai Giochi Asiatici o, in alternativa, 21 mesi in servizio. Son Heung Min e i suoi compagni dunque non erano scesi in campo per giocare una semplice partita di calcio. In palio, c’era molto di più.
E alla fine i sorrisi sono tutti per Son Heung-Min, per la Corea del Sud e anche per il Tottenham: la Nazionale dove milita il calciatore classe 1992 si è aggiudicata l’edizione dei Giochi Asiatici, battendo in finale il Giappone per 2-1: gara andata ai tempi supplementari dopo lo 0-0 al termine dei 90’ di gioco, poi nel primo extratime le reti di Lee Seung-Woo e di Hwang Hee-Chan a far sorridere la Corea del Sud (di Ueda la rete del Giappone al 115’ per il definitivo 2-1). ‘Salvando’ la carriera di calciatore di Son Heung-Min, che è stato esentato per sempre dal servizio militare.
Ma il rapporto con la sua Nazionale è sempre stato difficile. Così come quello con il padre: come ha raccontato il giocatore stesso. E ora con il Tottenham è diventato uomo dei record. O meglio, della storia. Suo il primo gol nel nuovo stadio del Tottenham: era il 55', contro il Crystal Palace. Suo è anche il primo gol in Champions nel nuovo stadio: vicino all'80' della partita dei quarti di finale contro il Manchester City, il suo tiro si infila alle spalle di Ederson. Esplosione di gioia, felicità. "C'è chi evita la leva e si perde per strada", aveva dichiarato in un'altra occasione. Ora la scena è tutta per lui.