Son: "La leva? C'è chi la evita e poi si perde per strada: io no"
Una medaglia per evitare la leva militare e inseguire un sogno, i suoi piedi come unico mezzo per raggiungerlo. La storia di Son Hueng-Min (leggi qui), esterno 26enne del Tottenham, ha appassionati tutto il mondo del pallone. E, fortunatamente, si è conclusa con un lieto fine. Giochi Asiatici vinti dalla formazione under 23 sudcoreana ed esonero dal servizio di leva obbligatoria - prevista per tutti gli uomini asiatici e da concludersi entro i 28 anni - per tutti i componenti della rosa.
Son, che in estate aveva firmato un contratto quinquennale con il Tottenham, ha potuto allora fare ritorno a Londra e rimettersi a disposizione di Pochettino, con l'obiettivo di tornare quanto prima al top della condizione (in estate ha giocato prima i Mondiali e poi i Giochi Asiatici). Intervistato da SkySport, l'esterno degli Spurs ha commentato la sua esperienza: "Ero pronto alla leva, sapevo di non poterci fare nulla e mi stavo abituando all'idea. Eppure, quando scendevo in campo, il pensiero andava alla vittoria del torneo, non al servizio militare che avrei voluto evitare: vincendo, abbiamo reso il Sud Corea fiero di noi"
"Alcuni miei colleghi, una volta ottenuta la possibilità di sottrarsi alla leva, finiscono per perdersi per strada, come se si sentissero realizzati, si lasciano andare. Io non sono così, io ora penso solo al pallone - spiega Son -. Quella possibilità fa parte del passato, sono riuscito ad uscirne ed oggi voglio approfittare della grande opportunità che ci siamo costruiti vincendo i Giochi Asiatici. Voglio migliorare ogni giorno, non ho intenzione di perdere quella fame con cui sono sceso in campo ai Giochi Asiatici. La voglia di fare ti ripaga sempre, e io non ho la minima intenzione di deludere i miei tifosi".