Non solo le 4 big: le "altre" del campionato saudita

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Al-Hilal, Al-Ahli, Al-Nassr e Al-Ittihad. Nomi a cui anche i tifosi inglesi, spagnoli, italiani si stanno abituando.

Sono i quattro club rilevati a giugno dal fondo governativo PIF, il cui presidente è il principe ereditario Muhammad Bin Salman. In estate sono stati loro a investire più di tutti, ad acquistare i giocatori migliori. E sono sempre loro i favoriti per la vittoria della Saudi Pro League edizione 2023-2024. Eppure a questo torneo parteciperanno anche altre 14 squadre, in conseguenza dell'allargamento da 16 a 18 dell'organico del campionato, deciso nell'aprile di quest'anno. 

L'Al-Ettifaq di Gerrard ed Henderson

Per cifre spese e blasone dei protagonisti spicca l'Al-Ettifaq. Ha sede a Dammam, sul golfo Persico, in una delle aree più ricche di petrolio in tutto il mondo. Da quest'estate l'allenatore è Steven Gerrard, reduce dall'esperienza negativa all'Aston Villa. Con lui ci sarà anche una vecchia conoscenza, l'ex compagno al Liverpool Jordan Henderson, finito al centro delle polemiche per aver accettato il trasferimento nella poco democratica Arabia nonostante l'attività da paladino dei diritti LGBTQ. Nel video di presentazione, il club ha oscurato la fascia arcobaleno indossata da Henderson in Premier. Ma in questa sessione l'Al-Ettifaq ha acquistato anche Moussa Dembelé dal Lione e Jack Hendry dal Bruges. Già presente in rosa lo svedese Robin Quaison, ex Palermo e Mainz. Nell'ultima stagione l'Al-Ettifaq era arrivato settimo, quest'anno proverà seriamente a migliorarsi. 

Nella stessa macro-regione, che ospita anche un'oasi patrimonio del'Unesco, giocano anche Al-Khaleej e Al-Fateh, che sembrano destinati a percorsi molto diversi. L'Al-Khaleej ha chiuso l'ultima stagione con una salvezza risicata, mentre l'Al-Fateh è arrivato sesto. Guidato da Slaven Bilic, ex ct croato e allenatore del West Ham, ha in rosa l'ex Fiorentina e Betis Cristian Tello e il centrale Jason Denayer, ex Lione.

Gli altri club della capitale: Al-Shabab e Al-Riyadh

Chi nella Saudi League 2022-2023 ha chiuso subito alle spalle delle big, al quarto posto, è l'Al-Shabab, club che ha sede nella capitale Riad come Al-Nassr e Al-Hilal. Allenato dall'ex Ajax e Sporting Marcel Keizer, l'Al-Shabab ha la sua punta di diamante nell'argentino Ever Banega. Rimanendo sempre a Riad, c'è un quarto club, l'Al-Riyadh, promosso quest'anno (come d'altronde anche l'Al-Ahli), ma parte con ambizioni inferiori: l'acquisto di maggior rilievo è quello del difensore romeno Alin Tosca, ex Benevento. 

Dal Costa Rica a La Mecca

Vicino a Jeddah, dove giocano Al-Hilal e Al-Ittihad, si trova l'Al-Wehda, che ha sede in un luogo iconico come La Mecca. Club di modeste ambizioni, ha chiuso l'ultimo campionato al tredicesimo posto, vicino alla zona retrocessione. Il giocatore migliore è Faycal Fajr, marocchino ex Getafe, ma spicca anche il centrale Oscar Duarte, ex Bruges, Espanyol e Levante, che con il suo Costa Rica battè l'Italia ai Mondiali 2014 in Brasile. 

Le ambizioni dell'Abha: "Come ci è finito lì?"

Spostiamoci dunque nel nord del Paese, dove troviamo altri cinque club. Nessuno di questi sembra avere ambizioni da titolo, anche se l'Al Taawoun ha chiuso l'ultima annata al quarto posto. Un allenatore con un nome classico e tanta esperienza in Saudi Pro League, Pericles Chamusca, e due giocatori su tutti: Alvaro Medràn, promessa mai confermata delle giovanili del Real Madrid, e Andrei Girotto, difensore del Nantes che ha sfidato la Juve pochi mesi fa in Europa League.

Interessante anche l'Al-Fayha: quest'estate ha acquistato Fashion Sakala, attaccante, dai Rangers e il centrocampista Gojko Cimirot, nazionale bosniaco, dallo Standard Liegi. Prospettive meno luminose per Al Tai, Al Taawoun, Al Ra'ed e Al Hazem. In rosa anche l'attaccante nigeriano Nwakaeme e Milan Pavkov, ex Crvena zvezda autore di una doppietta nel 2-0 dei serbi al Liverpool nella Champions 18-19. La versione calcistica del meme "come ci è finito lì?". 

Viaggio a sud: la colonia polacca e un ex Milan in panchina

Chiudiamo dunque con i club del sud del Paese: rispetto ai neopromossi dell'Al-Okhood più interessanti le rose di Abha Club e Damac. I primi hanno chiuso per l'acquisto di Ciprian Tatarusanu, svincolato dal Milan, e hanno in rosa un'ex promessa come Kamano, l'ex Inter e Lazio Felipe Caicedo, e Gregorsz Krychowiak, ex Siviglia, portato dal connazionale Michniewicz, allenatore che ha fatto da ct alla Polonia in Qatar. Il Damac FC, infine: il club ha sede in una città, Khamis Mushat, di cui si è parlato in tutto il mondo a maggio 2023 per i danni ingenti causati da un'incredibile grandinata. La curiosità calcistica riguarda l'allenatore, che è il romeno Cosmin Contra, ex difensore del Milan che ha guidato anche l'Al-Ittihad. 

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