Vlahovic show, Chiesa versione 2020: matita viola a Marassi
Manita viola al Ferraris, grazie al Vlahovic show e alla doppietta con sorriso ritrovato di Chiesa. I viola tornano a vincere dopo le tre sconfitte consecutive con Juventus, Inter e Atalanta tra campionato e Coppa Italia, conquistando tre punti fondamentali in chiave salvezza. Risultato a parte, tra le note positive di giornata l’intesa sempre maggiore tra i due gioiellini viola, entrambi a segno due volte nel pomeriggio di Genova.GOL, ESULTANZA CON RIMPROVERO E SCUSE
Diciotto minuti per stendere in anticipo la Sampdoria, con l’assist a provocare l’autogol sblocca gara di Thorsby prima e il sinistro a incrociare dagli undici metri per il momentaneo 2-0 poi. Del talentino serbo classe 2000, su respinta di Audero dopo una conclusione di Dalbert, anche il gol del quattro a zero, a mettere quasi la parola fine sul match di Marassi. Ciliegina sulla torta di una prestazione da grande per il piccolo Dusan, vent’anni appena compiuti lo scorso 28 gennaio, alla prima stagione in pianta stabile in Serie A dopo l’anno passato a fare la spola tra la Primavera viola (undici reti e un assist) e la Prima Squadra. Oggi l’ottavo centro stagionale: sei in campionato, due in Coppa Italia nella gara di inizio stagione con il Monza, a farlo entrare di diritto in un club speciale.
Vlahovic, infatti, è uno degli unici tre ragazzi nati nel 2000 ad aver segnato almeno sei gol in stagione nei maggiori cinque campionati europei: a fargli compagnia in questa speciale classifica l’attaccante inglese del Borussia Dortmund Jadon Sancho (con tredici gol) e il suo compagno di squadra Erling Haaland (con otto centri). Numeri da predestinato, per il talentino serbo capace di impressionare tutti nella tournée americana precampionato contro Chivas, Arsenal e Benfica: scavalcando nelle gerarchie dell’allora allenatore Montella Giovanni Simeone, - a fine estate volato a Cagliari - ma dopo l’arrivo di Boateng - il 31 gennaio andato in Turchia al Beşiktaş - un pò frenato nel traffico dell’attacco viola. Il resto è storia recente: l’arrivo di Iachini in panchina, l’intesa con Chiesa che continua a crescere e Dusan che continua a lavorare duro in settimana per conquistarsi un ruolo da protagonista.
Ultima occasione il match vista salvezza di oggi: “Prima di tutto voglio chiedere scusa a tutti i tifosi della Sampdoria, è una grande tifoseria e il mio gesto non aveva nulla di personale: l’esultanza di oggi è la mia solita, l’ho ‘presa in prestito’ da Memphis Depay - attaccante olandese del Lione - l’ho vista e mi è piaciuta” le parole dell’attaccante viola a Sky Sport al termine della gara, che sui modelli seguiti all’inizio della sua giovane carriera ha continuato. “Zlatan Ibrahimovic - paragone che lo accompagna dagli esordi con il Partizan - e Cristiano Ronaldo, questi sono i due giocatori che amo. - Dai modelli ai compagni di squadra, sull’intesa in crescita con Chiesa - Il feeling è ottimo, io lo rispetto come persona e come giocatore, è fondamentale per noi.
"Giocare con lui è un piacere e penso che continueremo così. La concorrenza con Cutrone? Non credo sia concorrenza, è l’allenatore a scegliere chi scende in campo, noi ci stimoliamo a dare di più”. Ultima battuta post show, sul San Valentino appena passato. “Festeggiato con un post su Instagram con un pallone? Devo fare una correzione, il mio amore nella vita è la mia famiglia, ma se parliamo di altro il calcio è tutto per me”. Guardare per credere le prestazioni in campo della nuova stellina viola, sempre più attaccante da trasferta (cinque dei sei gol realizzati arrivati lontano dal Franchi), coprotagonista di giornata nel pomeriggio a tinte viola del Ferraris.
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DOPPIETTA E UN SORRISO RITROVATO: IL NUOVO CHIESA VERSIONE 2020
L’altro protagonista indiscusso di giornata è stato senza dubbio Federico Chiesa, sua la doppietta a consolidare e chiudere il risultato - utile solo ai fantacalcisti il gol della bandiera di Gabbiadini per l’1-5 finale - in quella Genova che lo ha visto nascere quando papà Enrico vestiva proprio la maglia della Sampdoria. Sesto gol stagionale (bottino impreziosito da cinque assist), capocannoniere della Fiorentina assieme a Vlahovic, quarta rete nelle ultime cinque gare: quella del vantaggio contro il Napoli al San Paolo, il momentaneo 1-0 in casa contro l’Atalanta e la doppietta di oggi a contribuire alla manita di Marassi. Numeri di un nuovo Chiesa quello in versione 2020, che oltre ai gol e alla continuità ha ritrovato anche un sorriso che in estate e per buona parte della stagione - complici le voci di mercato - sembrava perduto.
“Appena arrivato Iachini ho parlato con l’allenatore e anche con la società, tutti uniti vogliamo trovare la salvezza il prima possibile: stiamo lavorando duro, seguiamo quello che vuole l’allenatore, oggi un risultato cosi ci serviva. Cosa mi ha detto Iachini al momento del cambio? Se sono felice mi avrà detto cose belle” le parole sorriso sulle labbra a fine gara a Sky Sport dell’attaccante, che nella nuova Fiorentina di Iachini è tornato ad esprimersi al meglio. Complice il nuovo modo di giocare dei viola, che si affida a ripartenze nelle quali sia Chiesa che Vlahovic hanno la possibilità di esaltarsi, in quella che sembra essere sempre di più una coppia di fatto: sei gol a testa per il classe 2000 e il ’97, migliori marcatori della Fiorentina di questa stagione.
Un’intesa in continua crescita, un feeling tecnico dovuto alla stessa lingua parlata in campo. Capace di trascinare oggi i Viola ad una vittoria pesantissima in chiave salvezza: più tre al triplice fischio, ventotto i punti in classifica grazie al successo di oggi e zona rossa ora distante di nuovo sei punti (nei quali sono racchiuse cinque squadre). Next stop il Franchi di Firenze, pronto a ricevere il Milan: quello del modello di Vlahovic Zlatan Ibrahimovic.