Sampdoria, esordio in A per D’Amico
Partite ogni tre giorni, rischio infortuni sempre più frequente e pochissimo tempo per recuperare da una gara all’altra: il calcio post Covid 19 ha sicuramente portato delle difficoltà in più, ma complici le cinque sostituzioni ha portato anche a delle nuove possibilità. Una su tutte, dare spazio a tutti quei giovani che, inevitabilmente, con la stagione regolamentare non avrebbero avuto l’occasione per mettersi in mostra e trovare un posto tra i grandi: l’ultimo in ordine di tempo, il classe 2000 della Sampdoria Felice D’Amico.
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Attaccante esterno (e trequartista, ruolo che preferisce), vent’anni ancora da compiere (il prossimo 22 agosto), il gioiellino della Primavera blucerchiata (10 gol e 5 assist in 17 partite in questa stagione) arrivato a Genova la scorsa estate dall’Inter ha infatti esordito in Serie A nei minuti finali dell’importante vittoria vista salvezza della Samp contro la Spal. A regalargli la prima tra i grandi nel Ferraris a porte chiuse Claudio Ranieri, che alla ripresa degli allenamenti della Prima Squadra dopo lo stop di due mesi a causa del Coronavirus lo ha inserito nel gruppo che ha ricominciato a lavorare in vista del ritorno in campo.
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NEYMAR, CASSANO E... LA GUMINA: ESEMPI E MODELLI DA SEGUIRE
Figlio del 2000, da buon attaccante tanti i giocatori osservati per crescere il più velocemente possibile in campo: dall’idolo da bambino Neymar a quello di adesso Antonio Cassano. “Un po’ anche per il carattere che aveva da giovane come me. Arrivato alla Samp ne ho sentito parlare tantissimo: del suo potenziale tecnico, della sua fantasia, - le parole di D’Amico al Secolo XIX a poche settimane dalla ripresa del campionato - me l’hanno nominato così tanto che sono andato a rivedermi i suoi filmati: incredibile!“
Come il momento vissuto oggi dal giovane numero 10 della primavera blucerchiata. Lezioni video supplementari, da chi con la maglia (tra le altre) della Sampdoria ha saputo incantare. L’ultimo dal quale apprendere in ordine di tempo, questa volta sul campo però, è stato Antonino La Gumina, palermitano come Felice. “Nino è sempre stato un modello per me, uno dei pochi palermitani che gioca nel calcio professionistico. - ancora il giovane attaccante - Ci parlo sempre, mi dà consigli e lo ascolto”.
Oggi con l’ex Empoli e Palermo D’Amico ha anche diviso il campo di Marassi. Un esordio che i cinque cambi sponsorizzati da Ranieri e il lungo stop hanno reso meno a sorpresa. “Questo virus è stato un fulmine a ciel sereno, ha cambiato il mondo, non solo il calcio. Da ogni aspetto negativo però cerco sempre di trarre qualcosa di positivo: tutta questa situazione potrebbe rappresentare, per un giovane calciatore, una grande opportunità. Se la Serie A dovesse ricominciare con le cinque sostituzioni e tante gare da disputare in poche settimane, per tutti i giovani come me potrebbe crearsi la possibilità di mettersi a disposizione dell’allenatore dei grandi“.
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DA PONTE DI LEGNO AL FERRARIS: 89’ DI SAMP-SPAL, ATTESA FINITA
Guardare per credere, minuto 89’ di Sampdoria-Spal 3-0 di oggi. Soltanto pochi giri di lancette d’orologio, bastati a premiare quanto fatto in questo anno a Genova da Felice: il ritiro estivo e le amichevoli di Ponte di Legno con Di Francesco prima, le gare (e i gol) con la Primavera di Cottafava poi.
Oggi l’esordio tra i grandi, grazie all’ultima scelta di Claudio Ranieri per sostituire il coprotagonista di giornata Karol Linetty sul risultato ormai blindato proprio dalla doppietta del polacco e dal sesto centro su punizione in Serie A di Manolo Gabbiadini: dal 2013/14 - dato Opta - nessun giocatore italiano ha segnato più gol su punizione diretta di Manolo, al pari di Andrea Pirlo. Dal numero 23 (altro attaccante dal quale imparare) al numero 32, ennesimo giovane ad esordire in Serie A: è stata una serata delle prime volte per D’Amico, di quelle che non si scorderanno mai.