Roma, Mourinho: "Lunedì questi ragazzi meriteranno qualcosa di speciale"

La Roma pareggia 0-0 in casa del Bayer Leverkusen e in virtù della vittoria dell'andata conquista la finale di Europa League. Una partita ricca di sofferenza per i giallorossi, che hanno però tenuto bene gli attacchi del Bayer. Al termine del match, ai microfoni di Sky Sport, ha parlato l'allenatore della Roma José Mourinho

Bayer-Roma, le parole di José Mourinho

Dopo la partita, José Mourinho ha dichiarato: "Vogliamo mandare un messaggio all'Emilia-Romagna, forza! Nelle difficoltà serve trovare il meglio di sé stessi. A Roma è un momento di grande festa, ma non si possono dimenticare le difficoltà per quella gente. Tornando alla partita, la mia squadra è questa. Quando tu perdi Spinazzola, Celik, se non avessi avuto Smalling in quel momento, sarebbe stato molto difficile. Questo per dire che anche i piccoli dettagli contano. Smalling ha fatto di tutto per recuperare. Bove giocava in un campo di plastica, ora gioca anche come quinto di destra. I ragazzi danno tuttp, questa partita è l'accumulo del nostro lavoro, della nostra esperienza". 

L'allenatore della Roma ha poi proseguito: "Non so cosa posso chiedere di più ai romanisti, ma questi ragazzi meritano qualcosa di speciale lunedì, quando partiremo da Trigoria. Due finali in due anni? Non mi interessa fare la storia della Roma, ma aiutare i ragazzi a crescere e fare qualcosa di importante, oltre che aiutare i romanisti, che mi hanno sempre dato tanto. Voglio portare gioia a questa gente. Per noi è una gioia molto grande. Non ho corso a fine paritta? Non è un problema di agilità, ne ho ancora. Per me è molto difficile giocare contro i miei amici. Durante la partita si dimentica, ma poi non mi piace festeggiare in faccia a Xabi Alonso, che sta facendo un lavoro straordinario. Tre italiane in finale? Una cosa fantastica". 

Infine Mourinho ha concluso: "Affrontiamo il Siviglia? Entrambe erano fortissime, non mi interessava l'avversario. Ci penseremo dopo. Ora abbiamo Salernitana e Fiorentina, poi ci penseremo".

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