Roma, Fonseca: "Il nostro campionato non è finito"
Ambizioni intatte per la Roma. Almeno a sentire Paulo Fonseca, che dopo la sconfitta di San Siro ha cercato di rialzare l'asticella per la sfida di domani all’Udinese. Servono i tre punti per i giallorossi, per continuare ad inseguire un quarto posto lontanissimo: "Chi pensa che il campionato della Roma sia finito sbaglia. Abbiamo le stesse ambizioni. Domani è la partita più importante per noi".
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Fonseca difende i suoi giocatori da un momento complicato: "Capisco che i risultati non sono quelli che dovremmo avere, ma rispetto a inizio stagione la squadra è cresciuta molto. Questo risultato con il Milan non me l’aspettavo. Ora non è tempo di bilanci, ma di pensare alla prossima partita. Abbiamo dieci partite, dobbiamo pensare partita per partita, con l’ambizione di vincere. Sono fiducioso che la squadra domani avrà un buon atteggiamento e una buona ambizione per vincere".
Nella delusione di una tifoseria c'è però il barlume di speranza con il numero 22. Per rivederlo in campo però bisognerà aspettare ancora: "Zaniolo si è allenato con noi solo due volte e non è pronto per essere convocato".
L'allenatore portoghese poi si sofferma su altri giocatori: "Under non è in condizione, per questo non è titolare. Non so se Mkhitaryan giocherà, ne ha giocate già due di fila. Villar vedremo domani. È pronto".
La condizione fisica sembra essere il problema maggiore per la Roma di Fonseca: "Quando non si vince, si può parlare di tutto. Quello che ho visto in quasi tutte le partite è che le gare non hanno la stessa intensità come durante la stagione. E' perfettamente normale. Ora è importante stare bene fisicamente. I giocatori si sono allenati sempre bene nel pre-campionato. Il Milan ha fatto la terza partita con gli stessi giocatori, con il tempo per recuperare. Noi abbiamo fatto la seconda partita e avevamo bisogno di cambiare.
"Zappacosta è tornato dopo sette mesi e ha fatto la prima partita, anche Mancini era alla sua prima, così come Cristante e Kluivert. - conclude Fonseca - Non è una questione di non avere i giocatori in buona condizione fisica, ma è questione di ritmo. Se vogliamo che i giocatori siano pronti devono giocare in questo periodo in cui ci sono tante partite".
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