Premier League, cinque giovani da tenere d'occhio nel 2019

Not a League for old men. È la Premier del Liverpool, di Guardiola e di Sarri, ma lo spettacolo nello spettacolo offerto dagli Under 23 del campionato inglese merita un focus a parte. Ecco la nostra baby Top 5 per questa prima parte di stagione.



Ruben Loftus-Cheek

(Chelsea)

Da un Ruben all’altro, sempre in mezzo al campo. A Londra, c’è un ragazzone di 191 centimetri che sta provando a prendersi il Chelsea. Loftus-Cheek è una mezzala fisica e più matura di quanto dica la carta d’identità (23 gennaio 1996). In una parola? Efficiente: in stagione conta 6 gol (di cui una tripletta al Bate in Europa League) in 17 presenze, spesso da subentrante. Uno ogni 150 minuti. Numeri da attaccante più che da interno destro, dove si sta esaltando negli schemi del Sarriball. Il giocatore vuole più spazio, ma l’ex allenatore del Napoli ha dichiarato di non lasciarlo andar via in prestito. Probabile che, da qui a giugno, gliene darà. Per Loftus-Cheek, sopravvissuto per tre volte ad un fulmine e ad altrettante stagioni incolori con i Blues, il peggio sembra davvero alle spalle.



James Maddison

(Leicester)

L’acquisto più caro della storia della Championship (24 milioni di sterline al Norwich), nuovo numero 10 del Leicester, erede designato di Riyad Mahrez. Quanta pressione, per il classe ’96. Ma la prima stagione in Premier di Maddison si sta rivelando all’altezza delle aspettative: 5 gol in 19 presenze e le chiavi dell’attacco della squadra di Puel ben custodite alle spalle di Vardy. La tragica morte del presidente Vichai non ha avuto ripercussioni sul campo per il Leicester e per Maddison. Lo segue con attenzione anche il ct Southgate: il passo dall’Under 21 alla Nazionale maggiore inglese potrebbe essere più breve del previsto. Così come lo è stato quello dalla Championship alla Premier. La sana sfrontatezza della gioventù.

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