Napoli, le 7 “bruttezze”: le rimonte subite e i finali che negano lo scudetto

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Napoli 7 bellezze? No, in questo caso si potrebbe parlare di tutt’altro, “7 bruttezze” piuttosto, come le sette rimonte subìte in campionato da situazioni di vantaggio che inchiodano la squadra di Luciano Spalletti e la spediscono sul banco degli imputati in questo finale di stagione rovente. L’ultima rocambolesca sconfitta di Empoli ieri fa male ai tifosi, che nelle ultime ore hanno provato di tutto pur di trovare qualche spiegazione a una caduta improvvisa, repentina, veloce come gli scatti dei giocatori di casa, quella squadra di Andreazzoli che fa sempre così male all’azzurro Napoli.

 

 

In Toscana, terra di Spalletti e Andreazzoli, Insigne e compagni non hanno solo conosciuto la settima sconfitta stagionale ma anche la settima rimonta da situazione di vantaggio. E stavolta il vantaggio era addirittura doppio: non accadeva dal marzo del 1942 al Napoli di essere rimontato e poi battuto dopo essere andato sopra di due gol. Ottant’anni fa c’era il Torino - quella partita finì 5-3 con addirittura il triplo vantaggio degli azzurri e poi la grande rimonta granata in casa - ieri è toccato all’Empoli di Pinamonti e dei giovani terribili.

 

 

Napoli, quanti punti persi da situazione di vantaggio

Con l’Inter all’andata e al ritorno, con il Sassuolo, poi l’Atalanta. E ancora la Juventus, la Roma una settimana fa e ancora l’Empoli di ieri al Castellani. Gli azzurri vanno su, ma poi la luce si spegne, cattiva compagna di notti altrettanto tristi. Il Napoli perde la bussola che avrebbe potuto portare a casa punti pesanti per l’economia del campionato e anche importanti per la corsa scudetto. Quella che da ieri non c’è più. Un dato che fa riflettere se si guarda a quanti punti gli azzurri hanno perso negli ultimi dieci minuti di gioco: a dicembre la clamorosa rimonta del Sassuolo in trasferta, a pasquetta il gol di El Shaarawy che ha di fatto chiuso la stagione napoletana, ieri a Empoli l’impresa dei toscani che in pochi minuti hanno riscritto anni di storia calcistica.

 

 

Carattere? Attenzione? Solo un pizzico di sfortuna? I tifosi del Napoli, il giorno dopo una tra le disfatte più dolorose dell’era De Laurentiis, si interrogano su quello che è stato e quello che sarà. Di un club che in poche ore ha prima annunciato un ritiro per poi (sembra) correggere il tiro. L’isola felice di poche settimane fa ora è una barca che sembra prendere troppa acqua tra le onde del mare.

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