Kjaer: "Scudetto? Abbiamo il dovere di crederci"

Il Milan è in testa al campionato dopo le prime sette partite. Fiducia ritrovata e risultati che arrivano in campo. La squadra funziona, merito di una grande difesa e anche di un Simon Kjaer ritrovato. Il difensore danese ex Palermo, Roma e Atalanta ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport. Dal suo passato al bel rapporto nato con Pioli, passando dal ruolo all'interno del gruppo e le ambizioni della sua squadra, Kjaer ha fatto il punto: “La mia storia parla chiaro. Io sono uno che ha bisogno di fiducia: quando gli allenatori mi danno continuità io li ripago sempre”. Merito quindi di Stefano Pioli: “Sì, è l’allenatore perfetto per me. Decide ovviamente lui, ma si confronta sempre con noi. Vuole trovare sempre la soluzione ideale per i suoi giocatori”.

Era arrivato all’Atalanta due estati fa, prima di essere scartato dopo appena sei mesi. Adesso è titolare in un grande Milan. Rivincita? “Con Gasperini il rapporto non ha funzionato, ma non ce l’ho con lui. Ho accettato le sue scelte tattiche. Quando non giocavo ne approfittavo per allenarmi. Volevo farmi trovare al top per la chiamata successiva, è arrivato il Milan. È andata bene direi”.

A 31 anni, Simon Kjaer è ormai un leader all’interno del gruppo del Milan: “Cerco sempre di dare l’esempio: osservo, do consigli, mi faccio sempre sentire. Maldini e Massara mi hanno portato al Milan per avere voce nello spogliatoio e per dare una mano ai ragazzi più giovani”.

La parola Scudetto è così tornata a farsi sentire in casa Milan: “Possiamo vincere il campionato, sì, ma non deve diventare un'ossessione. La stagione è ancora lunga: deve essere un obiettivo perché siamo il Milan e la storia di questo club è fatta di titoli. Faremo il massimo per tornare in Champions League e proveremo a lottare per il campionato: abbiamo il dovere di crederci”.

L'INTERVISTA COMPLETA SU LA GAZZETTA DELLO SPORT

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