Messi, perché il Pallone d’Oro è (ancora) suo

Molti hanno storto il naso nel momento in cui Lionel Messi è stato dichiarato vincitore dell’ambitissimo Pallone d’Oro. Tanti si aspettavano – giustamente – che il premio individuale potesse andare a finire tra le mani di Robert Lewandowski, il quale sicuramente lo avrebbe meritato lo scorso anno come dichiarato anche dallo stesso attaccante del Psg.

 

Messi sopra Lewandowski e Jorginho

Nonostante un Lewandowski on fire da più di due stagioni e un Jorginho campione di tutto nell’ultimo anno solare, l’assegnazione del Pallone d’Oro a Lionel Messi ha i suoi perché. Innanzitutto, bisogna dare un ulteriore sguardo ai criteri: prestazioni individuali e di squadra nel 2021; talento e sportività (fair play) del giocatore; la carriera del giocatore.

 

 

I numeri del campione argentino

Nel 2021, Messi ha disputato 56 partite con le maglie di Barcellona, Psg e Argentina, segnando in totale 41 gol e fornendo 16 assist ai suoi compagni di squadra e Nazionale. Nonostante la sua avventura con i parigini sia iniziata da pochi mesi, con i blaugrana la pulce ha vinto una Coppa del Re. In estate, come ben si sa, è stato vincitore della Copa America, primo suo trionfo con la maglia dell’Argentina.

 

 

Se le prestazioni individuali e di squadra ci sono state, lo stesso si può dire anche del talento – indiscusso – e della sua sportività. Messi, da sempre, non è mai stato un calciatore che in campo ha avuto atteggiamenti fuori dalle righe salvo rarissime eccezioni. Ma chi non ha mai avuto un momento no durante una partita di calcio? Infine, la sua carriera parla da sé. Forse dei sette Palloni d’Oro conquistati in 17 anni ad alti livelli non era quello più meritato, ma Messi resta Messi, su questo c'è poco da discutere.

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