Italia, Mazzarri: "Organizzazione e gioco, bravo Mancini"
Studia il calcio nella sua villa a San Vincenzo e si gode la nuova vita di imprenditore. Ma per Walter Mazzarri il richiamo del campo resta comunque forte. L'ultima panchina al Torino un anno e mezzo fa, ora la voglia di tornare.
"Sono carico come e più di prima. Ho rifiutato diverse proposte perché dopo 20 anni di carriera posso anche permettermi di selezionare soltanto progetti che realmente mi convincono", ha raccontato in un'intervista al Corriere della Sera.
L'allenatore toscano ha deciso di fermarsi e riflettere, ripensando anche i suoi traguardi: "Molte volte si parla di vincenti e non vincenti, ma il lavoro dell'allenatore va valutato in base alle forze che ha", ricorda Mazzarri elencando i suoi traguardi. Dalla salvezza con la Reggina al record dei 63 punti con il Torino. L'Inter l'unico rimpianto: "Ero nel posto giusto al momento sbagliato".
L'Italia di Mancini
Dalla sua villa Mazzarri osserva anche l'Italia di Mancini: "Il segreto? L'organizzazione, il gioco piacevole che propone e la bravura di molti ragazzi. Ci vuole equilibrio e l'Italia ce l'ha".
Mazzarri osserva anche gli Azzurri. In attesa di una nuova sfida appassionante.
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