Lione, Grosso: "Ho rischiato la vita. Allontanare i tifosi non è la soluzione"

Dopo quanto successo prima dell'inizio del match contro il Marsiglia, l'allenatore del Lione Fabio Grosso è tornato a parlare in conferenza stampa: "Sto migliorando, devo migliorare. Eravamo delusi e arrabbiati, domenica è stato un giorno molto triste per il calcio. Non si può mettere a rischio la vita delle persone per lo sport. Sul pullman c'erano 40 persone, poteva essere qualcun'altro e c'erano anche altri pullman di tifosi. Ho rischiato di non poter essere qui a raccontarvelo".

 

 

Lione, le parole di Grosso

L'allenatore del Lione ha poi continuato dicendo: "Ora dobbiamo mettere le cose in prospettiva. Non dovrebbe succedere mai più. Spero che non sia necessario aspettare che succeda qualcosa di peggio. All'andata avevamo due moto e due auto come scorta. Al ritorno quattro auto e 20 moto: perchè si agisce solo dopo? Siamo andati in un posto dove c'erano molte pietre sul ciglio della strada con lavori stradali, non è normale".

 

 

"Vorrei che la mia faccia non avesse fatto il giro del mondo - ha continuato - . Anzi, vorrei che non lo facesse nessuna faccia. Non dovrebbe mai accadere. Allontanare i tifosi dallo stadio non è il modo per trovare la soluzione. Bisogna migliorare la sicurezza".
 

 

Chiosa finale sulle sue condizioni: "Ero fisicamente debole all'inizio della settimana. Ma dentro di me sono un vulcano. Ho detto ai miei giocatori che dobbiamo parlare di sport. Dobbiamo mostrare il nostro spirito di squadra, conquistare punti domenica contro il Metz per risalire la classifica. Se domenica scorsa a Marsiglia abbiamo mostrato coesione nello spogliatoio, dobbiamo essere in grado di farlo in campo. E se lo facciamo, vinceremo".

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