Inzaghi: “Scudetto del 2000 indimenticabile. Sarebbe bello riviverlo”

In attesa di notizie sulla ripresa del campionato, la Lazio non può che continuare a pensare al sogno scudetto. Soprattutto oggi, alla vigilia di quel 14 maggio in cui i biancocelesti, nel 2000, vinsero la Serie A per la seconda e - per ora - ultima volta nella loro storia. Beffando proprio la Juve, uscita sconfitta sotto la pioggia di Perugia. “Fu ancora più bello vincerlo così”. A parlare a La Gazzetta dello Sport è Simone Inzaghi, oggi allenatore e allora attaccante della Lazio: “Eravamo negli spogliatoi in attesa del risultato di Perugia, con i tifosi che erano rimasti sugli spalti”.

“UN GIORNO INDIMENTICABILE”

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A marzo eravamo a meno nove dalla Juve e pensare a una rimonta era da matti” ha proseguito Inzaghi. “Dopo però siamo risaliti, vincendo anche in casa loro, e abbiamo cominciato a crederci. Quel 14 maggio a Roma c’erano attesa e speranza, ma anche la paura di un’altra beffa. Io ero rigorista e sbloccai la partita, battemmo la Reggina e il Perugia fece il resto. Fu una cosa incredibile, la Lazio aveva vinto il suo unico scudetto 24 anni prima. Un giorno indimenticabile per tutti”.

“SCUDETTO DA ALLENATORE? SAREBBE BELLISSIMO”

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Eravamo una squadra fantastica, fatta di campioni e persone intelligenti. Eriksson fu bravissimo nel gestire il gruppo, ed essere in tanti ci ha permesso di poter dosare le energie. Le mie reti, tra le 19 totali di quell’anno, che ricordo di più? Il poker in Champions al Marsiglia, un record che dura ancora dopo vent’anni. Rivivere uno scudetto da allenatore sarebbe bellissimo, mi renderebbe orgoglioso del lavoro iniziato 4 anni fa” ha concluso Simone Inzaghi.

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