Newcastle, Ki Sung-yueng: "Pronto alla guerra se la Corea chiama"

"Nell'esercito ho imparato cose che mai avrei fatto altrove. Apprezzo tanto i suoi uomini, perché sacrificano la propria vita per difendere il paese. Ora sono pronto a combattere, qualora la guerra arrivasse". Questo uno dei passaggi più forti dell'intervista di Ki Sung-yueng a Sportsmail. Intervistato dal tabloid inglese, il centrocampista del Newcastle ha parlato delle quattro settimane di servizio militare prestato in Corea del Sud: nel paese asiatico in questione, infatti, tutti gli uomini dai 18 ai 35 anni sono chiamati a servire il proprio paese a prescindere dall'estrazione sociale per almeno 18 mesi.

Ki Sung-yueng che, comunque, è stato parzialmente esentato dalla leva completa grazie alla medaglia di bronzo conquistata alle Olimpiadi del 2012 non dimentica le settimane d'addestramento: le sole quattro settimane passate nei campi ad addestrarsi lo hanno segnato non poco. "Al mattino ti fanno imparare una skill nuova: prima spari con una pistola, poi lanci delle granate. Con la pistola ero infallibile, o quasi". Una esperienza veramente dura, e che ha segnato l'ex Swansea e Celtic soprattutto durante una esercitazione in una stanza in cui veniva emanato del gas: "Dovevi resistere lì per un minuto, al termine del quale bisognava cambiarsi le maschere con il proprio compagno. Non si può respirare, c'erano persone che piangevano, con bruciore a naso ed occhi. Era spaventoso".

Una sorte, quella di Ki Sung-yueng, che sarebbe potuta toccare anche a Son, esterno offensivo del Tottenham: la vittoria ai Giochi Asiatici, però, lo ha "salvato" da una eventuale chiamata. È andata decisamente peggio ad altri sportivi sudcoreani, come ad esempio ai fighter UFC - atleti di MMA - Chan-Sung Jung e Doo Ho Choi. Park Ji-Sung, invece, riuscì ad evitare la leva grazie all'ottimo piazzamento nei Mondiali casalinghi del 2002, con l'ex Manchester United che chiuse al quarto posto finale.

"Se dovesse arrivare una chiamata per aiutare il mio esercito - conclude Ki Sung-yueng - direi a Rafa Benitez che devo andare a proteggere la mia famiglia e a difendere il mio paese".

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