Juventus, Sarri: "Ronaldo? Solo un fastidio. Milan buona squadra"

sarri_juventus_image

Il Milan sulla strada di una Juventus che continua a vincere. Zero sconfitte in questo avvio di stagione, 29 punti in classifica dopo 11 giornate e una qualificazione matematica agli ottavi di finale in Champions. Inoltre i rossoneri non sono mai riusciti a fare punti: nelle 8 gare disputate allo Stadium sono arrivati solo successi bianconeri. 

"Ma occhio al Milan, è una buona squadra che non ha fatto bene nella fase iniziale di stagione ma che sulla singola partita resta temibile - il monito di Sarri nella conferenza stampa della vigilia - dovremo giocare con un'intensità difensiva diversa rispetto a quanto fatto a Mosca".

LEGGI ANCHE: LA CONFERENZA DI PIOLI

Da vedere se, come a Mosca, ci sarà Ronaldo o meno, dal momento che il portoghese non è al top fisicamente: "Non so come stia - ha precisato l'allenatore bianconero - ieri era con i fisioterapisti, vediamo oggi e domani mattina cosa riuscirà a fare. Sicuramente non ha niente di grave, solo un piccolo dolore al ginocchio che durante la partita lo squilibria sotto il punto di vista degli appoggi".

Un altro giocatore in dubbio è De Ligt, non convocato per la gara di Champions: "Nell'allenamento di ieri ha fatto test positivi in campo, lavorerà in gruppo anche oggi. Vediamo quali saranno le sue reazioni".

Quando Sarri iniziava ad allenare, il Milan era un top club mondiale. Adesso le cose sembrano cambiate, come dimostrano i 16 punti di vantaggio in classifica dai rossoneri: "E' una squadra che si sta ricostruendo, con tutte le difficotà del caso. Nel calcio ci sono i cicli, ripartire è difficilissimo per tutti. Ma ha buoni giocatori e giovani dal futuro importante. Stanno gettando le basi, quanto tempo occorrerà non lo posso sapere".

Il discorso scivola poi ancora sui singoli, a partire da Ramsey, che a Mosca ha segnato il suo primo gol bianconero in Champions: "Penso abbia qualità tecniche importanti, può giocare mezz'ala e trequartista. In un centrocampo solido può fare l'interno, dove sarebbe offensivo. Da trequartista garantirebbe equilibrio. Ieri ha fatto solo un defaticante, vediamo che reazioni avrà dopo l'allenamento sostanzioso di oggi".

Trequartista potrebbe giocare pure Douglas Costa, decisivo a Mosca: "Anche in quel ruolo bisogna sapersi muovere per vie esterne, ma in questo momento abbiamo bisogno di solidità e non possiamo permetterci un trequartista classico. Per questo motivo, secondo me, sono state sottovalutate tanto le prove di Bernardeschi dal punto di vista tattico".

Chi è fondamentale per la Juventus è Bonucci, sempre in campo fin qui: "In questo momento la squadra ha bisogno di lui per esperienza, personalità e organizzazione - ha spiegato Sarri - per questo gli viene chiesto un sacrificio enorme, anche se spero di poterlo fare riposare a breve. Per ora però è determinante".

Higuain, grande ex di serata, avrà il dente avvelenato: "Così come ce lo avrà con lui il Milan, sarà reciproco. Gonzalo ha bisogno di forti motivazioni per rendere al meglio, in questo momento sta bene fisicamente e mentalmente. E' in un momento della stagione in cui può darci tantissimo. Lo fa dal punto di vista del gioco, ma può fare di più nell'attacco alla porta e nella realizzazione".

La Juventus viaggia veloce, quasi perfetta: "Nessun voto, mi stavano antipatici anche quando li davano a me. Possiamo crescere tanto dal punto di vista individuale. Se aumenta il rendimento di tre o quattro singoli, allora ne beneficia tutto il gruppo. Ci sarà da migliorare soprattutto dal punto di vista tattico, perché quando cambio molto uomini concediamo troppo. Il nostro limite è che la squadra non riesce a disintegrare e chiudere le partite come i numeri farebbero presupporre, la forza è che la squadra fino alla fine vuole la vittoria e spesso l'ha trovata".

Chiosa anche su quanto sta accdendo in casa Napoli: "Non mi sono fatto nessuna idea. Conosco l'ambiente e so che è un problema che si deve risolvere da soli. Non ho la presunzione di pensare come si potrebbe risolvere. Ci sono persone di grande spessore, un mister e un presidente, che sapranno come gestire la cosa".

Infine anche una riflessione sullo sfogo di Conte in casa Inter: "Talvolta una bella discussione, una situazione da risolvere, i gruppi li cementa. Non è detto che quello che dall'esterno venga visto come negativo sia poi negativo davvero. Dire che l'Inter ha problemi, parlando di una squadra che ha fatto 28 punti, mi sembra eccessivo. Mi sembra una squadra in buona salute.

LEGGI ANCHE: LO SFOGO DI CONTE DOPO DORTMUND

 

 

Google Privacy