Da Italia-Svezia a Italia-Macedonia: chi c'era quella sera a San Siro?

1592 giorni. Tanto tempo è passato da quel 13 novembre 2017, il giorno di Italia-Svezia. Una notte da incubo per gli azzurri, quella che segnò la mancata qualificazione alla fase finale di un Mondiale dopo 60 anni. Poco più di quattro anni dopo l'Italia si trova di nuovo a un bivio, quello degli spareggi. Non c'è la Svezia, ma la Macedonia del Nord.

Da quel giorno tanto è cambiato nella Nazionale (in primis il commissario tecnico, con l'arrivo di Roberto Mancini al posto di Gian Piero Ventura), ma otto giocatori che saranno oggi presenti al Barbera c'erano anche a San Siro. "Chi ha vissuto quell'esperienza oggi saprà come gestire certe emozioni" ha detto ieri Chiellini alla vigilia del match. Ma chi sono i reduci di Italia-Svezia? 

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LEONARDO BONUCCI - Era al centro della difesa in quel 3-5-2 disegnato dal ct Ventura. Il centrale della Juventus (all'epoca al Milan) si ruppe il setto nasale nel match d'andata. Al ritorno giocò con una maschera protettiva che, a un certo punto, gettò via tra gli applausi di San Siro. Oggi non sarà in campo, ma proverà a supportare la squadra da fuori.

 

GIORGIO CHIELLINI - "È stato il punto più difficile della mia esperienza in Nazionale e degli ultimi 50 anni del calcio italiano". Così Chiellini raccontò quella partita, una ferita impossibile da cancellare. A differenza di Bonucci, il centrale bianconero andrà in panchina con la speranza di scendere in campo dal 1' contro Portogallo o Turchia. 

 

JORGINHO - Il centrocampista all'epoca vestiva la maglia del Napoli e a San Siro scese in campo al posto di De Rossi. I riflettori oggi saranno puntati su di lui per via dell'errore dal dischetto contro la Svizzera che ha inciso nella corsa al Mondiale. 

 

ALESSANDRO FLORENZI - Indimenticabile il suo bacio al pallone nell'ultimo, disperato, calcio d'angolo di quella partita. Ventura lo impiegò al posto dello squalificato Verratti come interno di centrocampo. "Ci vorrà un bel po' per togliere la macchia" disse Florenzi nel 2018. Oggi ci sarà dal primo minuto, ma in un altro ruolo: terzino destro. 

 

CIRO IMMOBILE - L'attaccante della Lazio arrivò a quel doppio confronto dopo un affaticamento al retto femorale della coscia destra. Giocò dall'inizio a San Siro con Gabbiadini al suo fianco. Ancora oggi è il punto di riferimento dell'attacco azzurro e il giocatore che ha segnato più reti sotto la gestione Mancini. 

 

ANDREA BELOTTI - Titolare all'andata, nel ritorno di San Siro entrò in campo a metà del secondo tempo al posto di Gabbiadini. Così come Immobile, l'attaccante granata ha segnato 8 reti con Mancini ct. Oggi partirà dalla panchina.

 

GIGIO DONNARUMMA - Era in panchina a San Siro, oggi sarà protagonista. Per Donnarumma la partita di Palermo sarà un'occasione per riscattare un periodo negativo con la maglia del Paris Saint Germain. 

 

LORENZO INSIGNE - Ventura quel giorno lo lasciò in panchina. Famoso lo sfogo di De Rossi (oggi sarà al fianco di Mancini come collaboratore) che, quando venne chiamato in causa per entrare, indicò Insigne come il giocatore adatto per tentare di risolvere la partita. L'attaccante del Napoli completerà il tridente con Berardi e Immobile. 

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