Garnacho idolo di Manchester nel segno di Ronaldo

Un argentino con Cristiano Ronaldo come idolo. Alejandro Garnacho solo nella sponda rossa di Manchester poteva capitare. E il portoghese sembrava averlo preso sotto la sua protezione. L'ala classe 2004 non era neanche nato quando CR7 ha vinto il suo primo trofeo, e per un periodo (prima che andasse via il portoghese) era diventato il suo pupillo. Come Ferguson aveva fatto con lui agli inizi. Fiducia che sembra dare i suoi frutti: l’argentino si sta ritagliando il suo spazio a Old Trafford. Prima della sosta per il Mondiale, il primo gol in Europa League in casa della Real Sociedad con la maglia del Manchester United e assist del suo idolo. Il sogno di una vita. Ora anche la FA Cup lo proclama erede di Ronaldo e Rashford.

 

Passato, presente e futuro: così la coppa nazionale inglese ha voluto analizzare la storia delle big della Premier, a partire dal Manchester United. Ronaldo insierito nel passato, Rashford (che sta tornando ai suoi livelli) nel presente e Garnacho nel futuro. Un'eredità pesante, ma l'argentino è abituato alla pressione fin da piccolo.

Gli inizi all'Atletico

La storia di Alejandro parte proprio dalla Spagna, da dove ha segnato il suo primo gol europeo. Ma dalla capitale, Madrid. Infatti nasce e cresce lì e muove i primi passi nel mondo del calcio con la maglia prima del Getafe e poi dell’Atletico Madrid. Arriva ai Colchoneros proprio quando sull’altra sponda della città c’era ancora Ronaldo a trascinare il Real. Nel 2020 la chiamata del Manchester United. Circa 500mila euro all’Atleti per l’allora 16enne. Un anno con l’Under 18 poi l’Under 21. Il vivaio dello United è da sempre un amplificatore mondiale di talento, e il nome di Garnacho arriva anche a Buenos Aires. 

Tra Ronaldo e Messi

Nato in Spagna, papà spagnolo, ma Alejandro sembra aver scelto la nazionale della mamma, l’Argentina. Dopo aver giocato una manciata di partite con l’Under 18 iberica, ha giocato con l’Under 20 dell’Albiceleste allenata da Mascherano venendo convocato anche nella nazionale maggiore. Proprio nel ritiro con i "grandi" aveva conosciuto Messi postando una foto con lui. "I sogni si avverano davvero. Idolo": questa la descrizione.

Questo dopo che Ronaldo gli aveva regalato il pallone della tripletta contro il Norwich alla prima convocazione in prima squadra per il classe 2004 nella scorsa stagione. Descrizione di quella foto? "Il più grande di tutti i tempi". Sotto quel post era intervenuto Agüero. "Perché non hai ancora giocato con il migliore...", taggando Messi. Il Kun, come quando era in area, è riuscito a mettere lo zampino anche nelle opinioni social di Garnacho. Ciò però non ha fatto in modo che Messi lasciasse il follow su Instagram al 18enne.

Il "sium" e il sogno di Garnacho

Ma l’argentino, quando va in gol nelle giovanili, esulta sempre con l’ormai celebre sium di Cristiano Ronaldo. Il che diventa anche monotono per gli addetti ai lavori al centro sportivo dello United perché segna praticamente in ogni partita. Anche nella finale della FA Youth Cup, la competizione giovanile più importante d’Inghilterra vinta dai Red Devils lo scorso anno. Prima di lui con quella maglia l’avevano vinta i vari Beckham, Neville e Pogba.

 

 

Lì il talento argentino si è affermato definitivamente. Ronaldo gli è sempre stato più vicino, la leggenda dello United Scholes ha iniziato a paragonarlo proprio al primo Ronaldo, che lui ha conosciuto bene, e ten Hag lo sta valorizzando in questa stagione. L’Europa League è il suo terreno e nell’ultima giornata dei gironi arriva la gioia più grande: assist di Ronaldo, gol di Garnacho (CLICCA QUI per rivederlo) ed esultanza dedicata al portoghese. Fatto curioso è che prima di farla chiede il permesso a Ronaldo che gli risponde con un sorriso.

 

 

"Non so se è reale o se sto sognando". Così diceva sotto una foto di Ronaldo che gli accarezza la testa. "18 anni e 125 giorni sognando questo momento. Grazie Idolo, Cristiano". Così nel post dopo il gol contro la Real Sociedad. Come cambiano le cose in una settimana. 

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