Fiorentina, Iachini si presenta: "Voglio vincere questa sfida"
Tante battaglie da giocatore. Ora, 25 anni dopo, Firenze lo riabbraccia. Beppe Iachini si presenta impeccabile come sempre, anche se la giacca e la cravatta con il logo del giglio non farebbero mai pensare al carattere da leone che metteva in campo e che il Franchi conosce bene. La Fiorentina è in difficoltà, perché non vince da ottobre e perché ha soltanto tre punti di vantaggio dalla zona retrocessione. Di qui la scelta di esonerare Montella.La società ha scelto Iachini per ripartire. Un contratto di 18 mesi (QUI i dettagli), anche se servirà una scossa immediata: "Scusate il ritardo. Sono appena atterrato da New York e sulla A1 c'era un incidente presso Modena", così Joe Barone ha giustificato l'inizio posticipato della conferenza, iniziata mezz'ora dopo: "Abbiamo scelto Beppe anche per l'amore che la piazza nutre nei suoi confronti".
Pradè: "Colpa non solo di Montella"
"Non mi sarei voluto trovare in questa situazione. Voglio ringraziare Montella, per cui nutro un affetto profondo". C'è anche Daniele Pradè in sala stampa, fra mercato e non solo. Il volto contento per una nuova sfida, gli occhi tristi per un amico che ha dovuto salutare: "Nessuno più di me ha la stima che ho dato a lui. Ne abbiamo vissute tante, da quando dentro una stanza con Bruno Conti gli abbiamo detto che era adatto a fare l'allenatore. Era il 2009 e già aveva il suo Ipad con tutti i suoi schemi. Dopo nemmeno un anno, l'ho voluto in prima squadra, dove fece un grande lavoro. Lo consigliai al Catania, lo portai qui nel 2012 pagando anche una penale. La colpa non è soltanto suo, ma ora si riparte".
Una chiosa anche sul mercato: "Sento una responsabilità forte nei confronti della società e dei tifosi. Metterò tutto me stesso per portare sul tavolo più situazioni possibili. Vorrei che il mister per 5-7 giorni valutasse la rosa al completo, poi parleremo su dove intervenire. Sono 30 anni che faccio questo lavoro, ho sempre avuto una squadra. Capisco la delusione di Commisso, so benissimo quanto gli è pesato mandare via Montella. Anche io sono sotto esame e lo so. Mi piacerebbe non firmare più nessun tipo di contratto con la Fiorentina, andando avanti per molto tempo con questa squadra".
L'attacco fa fatica, lì forse servirà qualcosa: "Anche se molto hanno pesato gli infortuni di Chiesa e Ribery. Detto questo, il gol è un problema che dovremo valutare, non lo nascondo. Punteremo su Vlahovic e valuteremo Pedro. Gennaio è un mercato che si apre piano piano e che si base sulle opportunità".
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Iachini: "Firenze la mia seconda casa"
"Ciao a tutti e auguri". Inizia così la conferenza stampa di Iachini. L'immancabile cappello sulla testa, una certa emozione che traspare nonostante la sua serietà: "Voglio ringraziare Commisso, che ho conosciuto e che è un combattente, proprio come me. Mi auguro di poter ripagare questa stima. Firenze è la mia seconda casa, qui i tifosi mi hanno sempre apprezzato anche da avversario. Il nostro è un legame che esiste da tantissimi anni. Se sono qui, è per ripagare la fiducia che la città mi ha sempre portato. Cercherò di trasmettere ai miei giocatori la passione che ho. Voglio una squadra che dimostri attaccamento alla maglia su ogni campo. Ci sono dei problemi ma siamo pronti a tirarci su le maniche".
La Fiorentina è malata e i risultati lo dimostrano: "Vorrei dare alla squadra organizzazione e mentalità adeguata, che sia la stessa in ogni situazione. Non ho la bacchetta magica, non voglio buttare fumo negli occhi. Credo in una sola cosa, ovvero il lavoro. Questo mi ha portato ad ottenere certi risultati e a valorizzare giocatori. Cercherò di tirare fuori quello che i ragazzi hanno dentro. Sono convinto che, settimana dopo settimana, ci riuscirò. E' una sfida che voglio vincere".
Il retroscena su Chiesa
Fosse dipeso da lui le ferie non le avrebbe fatte, perché vuole cominciare fin da subito: "Ho chiamato tutti i giocatori, uno ad uno. Ho assegnato a ciascuno un programma di lavoro individuale. Nove giorni di vacanza sono troppi", sorride. Ha le idee chiare, perché conosce tutte le squadre di A. "Non sono un allenatore integralista, uso diversi moduli. Ho sempre considerato prima le caratteristiche dei giocatori, farò lo stesso anche qui, dove ho una rosa forte, importante. Conta sempre l'interpretazione, non dei semplici numeri". Contano i campioni, come Chiesa: "Lo devo ringraziare, ho parlato con lui sotto le feste di Natale. Mi sono fermato molto tempo al centro sportivo, dove ho visto tutte le situazioni di reparto degli ultimi mesi. E lui è stato qui al campo con me. Ha rinunciato alle sue vacanze, gli avevo chiesto questa cortesia e mi ha accontentato. Ha dimostrato di essere un ragazzo serio, molto attaccato alla maglia. Recupererà in fretta e potrà giocare in diverse posizioni, soprattutto in attacco".
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"Non mi pongo obiettivi"
Il presente dice lotta per non retrocedere, cosa a cui la piazza non è abituata: "Non mi pongo obiettivi - ha ribadito - la classiifca parla chiaro, ma sicuramente non ci fermeremo quando avremo 40 punti. Vogliamo raggiungere posizioni più congeniali a quella che è la storia della Fiorentina. Detto questo, restiamo con i piedi per terra, cercando di capire quale è la malattia che ci affligge. Io guardo avanti, non guardo indietro. Fare il calciatore quando si vince, è facile. Il calciatore vero si vede nei momenti difficili". Gennaio è anche il mese del mercato: "Non ne abbiamo ancora parlato ma ho le idee chiare e discuterò con la società per cercare di personalizzare un po' una squadra che è già molto buona. Qui ci sono giovani e giocatori più esperti. Dobbiamo creare un mix, una Fiorentina che sia una cosa sola".
Il Sindaco Nardella lo ha accolto con un bel messaggio: "Non me l'aspettavo, mi ha dato il benvenuto. Mi ha fatto molto piacere, l'ho preso come riconoscimento a nome di tutta la città". Grinta ma non solo: "Perché spesso le mie squadre hanno raggiunto record giocando con qualità. Cercherò di farlo anche qui, dove mi hanno voluto tanto bene". Chissà che la cura Iachini non funzioni anche per Pedro, grande oggetto misterioso: "L'ho visto in questi giorni. Aspetto di valutarlo sul campo, ma dimostra di avere delle qualità. Non dimentichiamo che viene da un infortunio al ginocchio. Anche Del Piero per esempio ci ha messo un anno e mezzo per recuperare. Decideremo con la Fiorentina quale sarà il miglior percorso possibile per lui".
Anche Iachini continuerà a puntare su Castrovilli, la vera grande sorpresa di questa stagione: "Con me i centrocampisti hanno sempre fatto tanti gol. Li voglio aggressivi, presenti in attacco. La forza di una squadra sono anche i gol che loro riescono a garantire. Un centrocampista vero a fine campionato deve aver fatto sette-dieci gol". In attesa di recuperare Ribery, alle prese con l'infortunio: "Non sono riuscito a rintracciarlo all'inizio, poi mi ha richiamato lui - sorride - sono convinto che sia una risorsa sia dentro che fuori dal campo. Può dare una mano ai più giovani, poi sulla sua bravura c'è poco da dire".
La Fiorentina lo ha contattato il giorno dopo la sconfitta con la Roma: "Mi sono arrivate altre proposte in questi mesi, da squadre di A, dall'estero e anche da una Nazionale. Ho sempre rifiutato, ringraziando. La chiamata dei viola mi ha fatto molto piacere, qui trovo una dirigenza molto attaccata alla piazza. Ci sono tutti i presupposti per fare bene in futuro".