Donizete: "Ho venduto medaglia campione del mondo per la cocaina"
Flávio Donizete nel 2005 alzava al cielo la coppa del mondo per club. La vinse con la maglia del San Paolo, battendo il Liverpool di Benitez. Non giocò, ma comunque c'era e questo è bastato per portarsi a casa la medaglia d'oro. Aveva 21 anni e ora ha smesso di giocare. Fa il giardiniere dopo una lunga battaglia contro la cocaina, che lo ha portato perfino a vendere quel trofeo: "Ci guadagnai 7mila reais. Quando sono arrivati i soldi, ne spesi subito mille per la droga - ha raccontato a Globoesporte - l'ho finita in due giorni. Più soldi avevo e più ne volevo".
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Adesso la medaglia è stata recuperata e Flavio è tornato a sorridere. Fondamentale l'appoggio, nel suo periodo più buio, della famiglia. Promise di smettere alla figlia Flavia e non l'ha delusa: "Questo è uno dei più grandi motivi di orgoglio che ho", ribadisce senza paura: "All'inizio assumevo cocaina con moderazione, poi è diventata la cosa più importante che avevo e lì ho iniziato a perdere tutto. Non restavo mai senza, ogni mio risparmio era per quello. Mattina, pomeriggio e sera, dovevo sempre prenderla".
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Non solo la droga, perché anche l'alcol ha rappresentato un duro nemico con cui combattere: "Gli amici mi dicevano ‘sniffa’, io sniffavo e in quel momento gli effetti dell’alcol svanivano - racconta Flavio - non ero mai a casa, ero sempre ad una festa. Bevendo ho preso peso e mi sono rotto un ginocchio, quindi decisi di smettere di giocare. Ogni giorno uscivo e pensavo ‘posso bere quanto voglio, perchè quando mi faccio di cocaina l’effetto sparisce subito".
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