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17.00 - A 71 anni dalla tragedia di Superga che spezzò 31 vite e cancellò il Grande Torino, anche domani la città renderà omaggio alla squadra. In maniera diversa, a causa dell'emergenza Coronavirus. Ogni 4 maggio ha visto salire al Colle generazioni di tifosi, centinaia di migliaia di persone. Superga, il 4 maggio, è divenuto un luogo di culto, di aggregazione e di meditazione, con la Santa Messa celebrata nella Basilica. E poi, dopo, di preghiera laica, con lo scandire – in un silenzio davvero religioso - dei cognomi delle vittime di quella immane sciagura.
Quest’anno non sarà possibile accedere al Colle di Superga. Ma anche domani verranno onorati gli invicibili del Grande Torino con l’affetto, con la gratitudine e con il rispetto che meritano. Distanti, eppure uniti. Più che mai uniti, in una Celebrazione che dalla riflessione poi sfocerà in un flashmob collettivo. Alle 16.30 il cappellano del Torino, don Riccardo Robella, officerà la Liturgia della Parola allo stadio Filadelfia. Poco dopo le 17 ci sarà tempo per il silenzio, per il ricordo. Le note di “Quel giorno di pioggia”, meravigliosa canzone del gruppo musicale Sensounico, daranno infine il “la” al nostro senso di appartenenza: e tutti coloro che vorranno e potranno, indossando una maglia del Toro, esponendo una bandiera oppure sventolando una sciarpa granata, renderanno comunque intenso e speciale questo 4 maggio interagendo dai balconi o dalle terrazze di tutta Italia.
In più anche domani sera la Mole Antonelliana si tingerà di granata nel ricordo del Grande Torino.
14.45 - Dopo la circolare inviata dal Viminale ai prefetti gli allenamenti delle squadre di Serie A possono ufficialmente ripartire da domani, ma la ripresa del campionato è ancora tutt'altro che certa. Questa mattina l'ipotesi avanzata dai quotidiani sportivi, nel pomeriggio, ad alimentare ulteriori rumors sul possibile stop è infatti il deputato di "Italia Viva", Luciano Nobili attraverso un tweet: "Pare sia in preparazione l’ennesimo DPCM per bloccare in maniera definitiva il calcio. Nonostante le regioni abbiano dato ok ad allenamenti e parere unanime di Federcalcio, Lega, AssoCalciatori per ripartenza. Sarebbe l’ennesima violenza al Parlamento e all’autonomia dello sport".
Ore 12.30 - Il Viminale apre alla ripresa degli allenamenti per le squadre, inviando una circolare ai prefetti relativa alle misure da rispettare fino al 17 maggio: "E' consentita, anche agli atleti e non, di discipline non individuali, come a ogni cittadino, l'attività sportiva individuale, in aree pubbliche o private, nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri e rispettando il divieto di ogni forma di assembramento". (QUI le squadre che ripartono per prime)