Inter, Conte: "Troppa negatività, non prestiamo il fianco a chi sta godendo"
Vigilia di campionato per l’Inter di Antonio Conte. L’allenatore nerazzurro, dopo la delusione per l’eliminazione in Champions League, ha parlato in conferenza stampa da Appiano Gentile per presentare la trasferta contro il Cagliari: "Mi aspetto una gara tosta, difficile. Quando giochi contro il Cagliari devi aspettarti sempre questo tipo di partite. Noi dobbiamo essere bravi a giocare nella giusta maniera fin dalle prime battute".
Conte si aspetta una reazione: “L'uscita dalla Champions è stata dolorosa per me e i calciatori, ci credevamo. Avevamo rimesso in piedi una situazione che dopo la sconfitta con il Real era diventata molto difficile. Dispiace uscire in questa maniera non riuscendo a fare gol. Ora bisogna metabolizzare e alzare la testa. Il morale non è alle stelle, è giusto ci sia dolore per l'uscita, ma sappiamo che bisogna affrontare subito una partita nella migliore maniera possibile".
Il percorso
Importante remare tutti dalla stessa parte: "Non prestiamo il fianco a chi in questo momento sta godendo e spera che si distrugga quel che stiamo cercando di fare da un anno e mezzo. Vedo troppa negatività, bisogna restare compatti e uniti, sapendo che in questo percorso iniziato lo scorso anno siamo arrivati al secondo posto e a una finale di Europa League, più una semifinale di Coppa Italia. Siamo tornati ad avere una credibilità con la valorizzazione importante di alcuni giovani, bisogna avere fiducia”.
Il percorso è graduale: “Capisco l'impazienza dopo dieci anni, ma bisogna capire che quando riparti dalle fondamenta il problema per cui ci vuole più tempo sono proprio le fondamenta. Fatte quelle puoi costruire un grattacielo, come si meritano i tifosi dell'Inter. La proprietà è stata molto chiara con me ad agosto e anche con i dirigenti, dicendo che sarebbe stata una situazione molto difficile a livello finanziario, per il Covid, e che ci sarebbe stato un rallentamento. Chi vuole il male dell'Inter cerca la distruzione, noi cerchiamo di costruire perché vogliamo il bene dell'Inter".
Vidal ed Eriksen
In Sardegna non ci sarà Arturo Vidal: “È ancora out, ha ripreso a lavorare. Ha avuto un piccolo problema muscolare, chiaramente bisognerà riportarlo nelle migliori condizioni rispettando tempi che non sono lunghi ma vanno rispettati”.
Eriksen non è riuscito a integrarsi: "Voi vedete Eriksen nella partita giocata, ma il compito di un allenatore è portare tutti a miglioramento. Io sto facendo questo con Christian e lui sa che lavoro con onestà intellettuale cercando di migliorare tutti, sia che si abbia 18 anni che se si tratta di un giocatore calcisticamente più vecchio come Handanovic. Sto lavorando con lui per migliorare alcuni suoi aspetti, a volte ci posso riuscire in maniera più evidente e altre meno, ma il mio compito è essere a disposizione assieme allo staff di tutti i calciatori. Magari con lui ci vorrà più tempo, poi sboccerà e mostrerà il suo talento”.
Ambizioni
Conte guarda avanti: "Quando ho preso l'Inter non era in quel momento al top. Ma lo sapevo, mi è stato detto, da parte mia c'è stata grande voglia di mettermi in gioco sotto tutti i punti di vista, cercando attraverso il lavoro di portare l'Inter dove merita. Ho questa ambizione, questa voglia, questa determinazione, questa speranza. Sapendo al tempo stesso che oggi ci sono difficoltà che prima di questa estate non c'erano. Il Covid ha portato difficoltà importanti, non è giusto ne parli io. Ne parlerà il club: io devo stare zitto, lavorare, dando tutto e mettendoci sempre la faccia. Che metto sempre".
Infine sui margini di crescita: “Come farlo? Avendo la pazienza di continuare a lavorare e far crescere i calciatori per affrontare questi tipi di partite senza avvertire troppa pressione perché magari questo può portare a volte a uno sgonfiarsi. L'importante è crescere, anche da questo punto di vista: sapere che ci sono partite che devono essere vinte e vanno vinte a prescindere, prima ancora di entrare in campo”.