La storia di Chiellini alla Juventus in dieci momenti

Al termine della finale di Coppa Italia persa contro l'Inter di Inzaghi, Giorgio Chiellini ha annunciato l'addio alla Juventus a fine stagione. Arrivato in bianconero nel 2005, Chiellini ha giocato 559 partite con la Juventus, classificandosi al terzo posto per presenze, dietro a Del Piero (705) e Buffon (685).

Capitano dal 2018, Chiellini alla Juventus ha vinto 20 trofei, dalla Serie B 2006/07 ai nove scudetti di fila (record), dal 2011 al 2020, oltre a cinque Coppa Italia e cinque Supercoppa italiana.

Attraverso dieci immagini, ripercorriamo assieme la storia lunga 17 anni di Giorgio Chiellini alla Juventus.  

 

La doppietta all'Arezzo in Serie B (2007)

 La stagione 2006/07 è stata la più buia della storia della Juventus. Retrocessa in Serie B dopo lo scandalo calciopoli, la società piemontese decise di fare affidamento, oltre ad alcuni simboli rimasti nonostante la retrocessione come Buffon, Del Piero e Nedved, su giovani promettenti come Marchisio e Chiellini.

Proprio Chiellini, il 18 maggio 2007, ha segnato una doppietta sul campo dell'Arezzo nella partita che decreterà la promozione in Serie A della Juventus dopo una sola stagione.

Il ritorno in Serie A e gli anni difficili (2007-11)

 Ritornato in Serie A, nel 2007/08 Chiellini conferma la sua titolarità nella difesa juventina. Mentre nelle prime due stagioni arrivano un terzo e un secondo posto, nel 2009/10 e nel 2010/11 i bianconeri termineranno entrambe le stagioni al settimo posto. Anni in cui Chiellini però aumenta la propria leadership, diventando un simbolo nello spogliatoio e terzo capitano, dietro a Del Piero e Buffon. 

Il primo scudetto (2011/2012)

La stagione 2011/12, la prima nel nuovo stadio, con Conte in panchina, è quella che ha aperto il ciclo Juventus dei nove scudetti di fila. Punto di forza di quella squadra, che terminerà il campionato da imbattuta, è stata la difesa a tre, formata da Barzagli, Bonucci e proprio Chiellini.

 La BBBC

 Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini. Come una filastrocca, recitata per leggere la difesa della Juventus e della Nazionale per oltre un decennio. Inaugurata da Antonio Conte in una trasferta a Napoli del 2011, la BBC (o, più precisamente, BBBC), è stata la base dei successi juventini di quegli anni, con l'unico rammarico di non aver alzato un trofeo internazionale.

 

Le delusioni Champions: Berlino e Cardiff

 Come per Buffon, anche per Chiellini il rammarico è quello di non avere alzato la Champions League in carriera. Nella finale del 2015, persa contro il Barcellona, il difensore toscano non è potuto nemmeno scendere in campo, a causa di un infortunio. Mentre a Cardiff, nel 2017, ha partecipato da titolare alla sconfitta per 4-1 contro il Real Madrid. 

Capitano della Juventus (2018-2022)

 Nel 2018, le ambizioni europee della Juventus sono più alte che mai, come dimostrato dall'acquisto di Cristiano Ronaldo. Quell'estate è anche la prima per Chiellini da capitano, dopo il trasferimento di Buffon al PSG. Negli anni con il portoghese, la Champions League non arriverà, ma arriveranno altri due scudetti, altrettante supercoppe italiane e una Coppa Italia.

Il grave infortunio (2019)

 Agosto 2019. A Parma, nella prima partita della Juventus con Sarri in panchina, Chiellini realizza il gol vittoria. Un inizio più che positivo. Pochi giorni dopo, però, la doccia gelata. Un grave infortunio al legamento crociato del ginocchio destro gli preclude gran parte della stagione. Tornerà in campo a febbraio 2020, nella partita conto il Brescia.

Terzo posto per presenze alla Juventus (2022)

 Nonostante ai più Juventus-Salernitana del 20 marzo possa non dire tanto, per Chiellini resterà una giornata storica. In quella partita, infatti, ha toccato quota 552 partite con la Juventus, eguagliando un altro storico difensore bianconero, Gaetano Scirea, al terzo posto all-time di presenze. Posizione che adesso occupa in solitaria.

 L'ultima stagione in bianconero (2021-22)

In quella che si è rivelata la sua ultima stagione in bianconero, Chiellini, simbolo assoluto all'interno dello spogliatoio, ha funzionato da tramite con la panchina. Più volte, nel corso della stagione, si è visto Chiellini a bordocampo interagire con Allegri circa l'andamento della partita. Adesso, dopo la finale di Coppa Italia persa, al capitano della Juventus non resta che godersi la passarella finale, prima di "lasciare lo scettro ai giovani" e di scoprire il suo futuro.

Il turbante

 Non esiste un'immagine più esplicativa di Giorgio Chiellini di quella della semifinale di Champions 2014/15 contro il Real Madrid, con la maglia sporca di sangue e un enorme turbante in testa, con il quale più volte, nel corso della sua carriera, ha giocato. Negli anni, il turbante è diventato un vero e proprio simbolo per Chiellini, indossato dopo tremendi scontri, che raramente però lo hanno portato a lasciare il campo.

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