L'ascesa di Oddei, il "gemellino" di Boga che piace a De Zerbi
Sognando Leo Messi, studiando Jeremy Boga. Il percorso calcistico, e di vita, di Brian Oddei, ala classe 2002 del Sassuolo, è una rapida ascesa. Dalle partite giocate per le strade di Accra, capitale del Ghana, alla panchina in Serie A contro il Napoli (era il 22 dicembre 2019). Il tutto con un minimo comune denominatore: la velocità, quella in campo palla al piede e quella della sua ascesa nel mondo del calcio. Un percorso che rimane agli inizi, ma che si preannuncia interessante.
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Cavallino Rampante
Soprattutto considerando che i primi passi risalgono a soli 7 anni fa. Undicenne, Brian si ricongiunge a mamma Jessica, che dal Ghana si era spostata in Italia. Appena arrivato, Oddei si mette alla ricerca di una squadra, visto che ad Accra aveva sempre sognato di poter far parte di uno spogliatoio. Tatticamente molto grezzo, è stato forgiato dalla strada, destino comune a molti campioni. Caso vuole che Brian inizi a giocare nel Maranello. E se nell’autodromo sfrecciano le Ferrari, sui campi da calcio è lui ad andare ai mille all’ora. Tempo qualche mese e viene chiamato da molte società professionistiche per un provino. Tra queste si muove anche il Sassuolo di Francesco Palmieri, responsabile delle giovanili, che decide di scommettere su di lui: “Non l’ho scoperto. Quando si parla di giovani molti si riempiono la bocca dicendo che li hanno scoperti. Non è vero. Su un ragazzo si scommette e gli si fa fare un percorso calcistico”. Brian sceglie proprio il Sassuolo. Non vuole allontanarsi di nuovo da mamma Jessica una volta ritrovata dopo tanto tempo. E poi la società neroverde - si sa - nei giovani ci crede eccome.
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L'ascesa fra i professionisti
Oddei si mette subito in mostra al Sassuolo. Dopo un periodo di ambientamento, inizia a diventare un trascinatore. A colpire, però, sono soprattutto le qualità umane. Mai una parola fuori posto, sempre pronto ad allenarsi al massimo e un’educazione da ragazzo d’oro. Addirittura nel convitto del Sassuolo dà una mano al tutor e al segretario con gli altri giovani presenti. In campo, poi, piano piano sboccia. Tre stagioni fa viene aggregato in Primavera, quando a giocare erano i 2000. L'anno scorso è esploso, divenendo titolare del suo Sassuolo in Primavera 1, dove termina il campionato con 3 gol e 8 assist.
A quel punto anche ai piani alti decidono di chiamarlo. Roberto De Zerbi lo vuole vedere da vicino e da quel momento non se ne separerà più. Oddei è ormai presenza fissa agli allenamenti della prima squadra, dove può studiare da vicino Boga. I due sono molto simili, ma giocano su lati opposti del campo: Oddei è mancino e gioca a destra, Boga l’esatto contrario. Ora è difficile pensare a un esordio, De Zerbi ha tanto di quel talento in attacco, ma Brian intanto c’è e continua a fare faville in Primavera (1 gol e 6 assist nelle prime 4 partite). Un altro figlio del vivaio neroverde come Raspadori è pronto a sfruttare le sue occasioni. Un cavallo rampante partito dal Ghana, passato dal Maranello e pronto a spiccare il volo al Sassuolo. Brian intanto scalda i motori.
Di Roberto Ugliono
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