Muriel: "Continuiamo a fare la storia. Papu? Si sente la mancanza"

Da una parte, l’ambizione di fare un’altra, grande stagione. Dall'altra, la voglia di ribadire all’Europa che non è stato un caso se si è arrivati a pochi minuti dal giocarsi una semifinale di Champions League. Il rapporto con il Papu, con il connazionale Duvan Zapata e con mister Gasperini. Luis Muriel si è raccontato in una lunga intervista a L'Eco di Bergamo, passando per tutti i temi più importanti dell’universo atalantino.

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Partendo dall’obiettivo più vicino, la Coppa Italia, con la sfida di questa sera contro il Cagliari: “Vogliamo arrivare in finale e conquistare questo obiettivo. È quello che manca per incoronare questa squadra. In carriera ho vinto solo un torneo di Tolone, spero di conquistare qualcosa con l’Atalanta”.

La squadra di Gasperini, con 5 vittorie e 2 pareggi nelle ultime 7 di Serie A, è tornata vicino alla zona Champions e può sognare in grande, ma Muriel frena su un possibile sogno scudetto: “Il traguardo è vincere la prossima partita. Faremo i conti più avanti e vedremo se saremo così forti da poter conquistare qualcosa di bello, che tutti sogniamo”.

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Il colombiano quest’anno ha realizzato già 10 reti in campionato, partendo spesso come “dodicesimo uomo” dalla panchina. La mancata titolarità però non lo disturba, in ottica delle priorità della squadra: “Gasperini non mi doveva convincere: io rispetto le sue scelte e so che posso aiutare la squadra sia dall’inizio che subentrando. Lavoro per essere titolare e questo mi aiuta ad essere pronto se vengo impiegato 20 o 30 minuti. Non ci sono segreti per entrare e segnare, bisogna interpretare i momenti, tenersi pronti e concentrati”.

La staffetta in attacco spesso avviene con il compagno di nazionale Duvan Zapata: “Siamo molto legati, ci conosciamo da quando avevamo quindici anni. Se mai c’è una rivalità, è quella di segnare più gol per il bene della squadra. Ci diamo consigli a vicenda, io sono il primo ad esultare se lui segna e viceversa”.  

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Parentesi obbligata anche sulla questione Papu Gomez, assente dalla partita contro l’Ajax e al centro di tante voci di mercato: “Si sente la sua mancanza. Non ho parlato con lui della situazione, ma so che lui si sta allenando per mantenere la forma ed essere pronto. Spero che possa trovare la soluzione migliore per sé e per la sua carriera, perché il Papu per noi resta un grande amico, prima che compagno di squadra”.

Tanta attesa anche di ripresentarsi sul palcoscenico europeo, nel doppio scontro agli ottavi di Champions League contro il Real Madrid: “Nell’eliminazione diretta si gioca alla morte e può succedere di tutto. Il Real è una delle squadre più forti al mondo, ma noi abbiamo tanta voglia di continuare a fare la storiaObiettivi? Sarebbe bello riuscire a superare quanto fatto l’anno scorso. Ora ho continuità, mi sento anche meglio. Mi sento più dentro al mondo Atalanta, adesso mi esce tutto più facile”.

L'intervista completa è disponibile sull'edizione dell'Eco di Bergamo oggi in edicola.

 

 

 

 

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