Zidane: "Futuro in Italia? Perché no? Può succedere di tutto"

Presente all'evento per il lancio del docufilm su Marcello Lippi "Adesso vinco io", Zinedine Zidane ha parlato ai microfoni di Sky Sport del suo rapporto con l'ex allenatore italiano e di un possibile ritorno in panchina.

Le parole di Zidane

In apertura Zidane ha parlato del suo rapporto con Lippi, suo allenatore alla Juve fra il 1996 e il 2001: "È stato mio allenatore, soprattutto mi ha fatto venire alla Juve. È il primo che ha creduto in me e che mi ha fatto giocare, perché alla fine non era facile per lui. Arrivavo dall'esperienza in Francia, era un po' difficile per me la preparazione, però poi alla fine mi ha fatto giocare lui. Quindi per me è stato non solo il mio allenatore, ma quello che mi ha fatto diventare chi sono".

Zidane ha proseguito: "È lui che mi ha detto che avrei finito di giocare con la Juventus, giocare bene, e alla fine è andata così. Quindi per me è stato importante. Abbiamo vinto anche delle cose con lui, ma non solo con me. Avevamo una squadra impressionante, lui era un allenatore impressionante, quindi abbiamo fatto delle belle cose. È forse uno dei più grandi allenatori che ho avuto, insieme ad Aimé Jacquet con la Francia, poi anche Carlo Ancelotti. Ho preso anche tante cose da lui e ora faccio il mio percorso".

Infine l'ex allenatore del Real Madrid ha risposto a una domanda su un possibile futuro in Italia: "Perché no, può succedere di tutto. Adesso sto facendo altre cose, vediamo però sicuro che un'altra volta in panchina mi piacerebbe".

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