Zidane sul debutto del figlio: "Se lo merita. E' al Real da 16 anni"

Nel match contro l’Huesta, Zinedine Zidane ha deciso di lanciare dal 1' due giovanissimi: al centrocampo Brahim Diaz, classe ’99, e a difendere la porta del Real Madrid, per la prima volta al Santiago Bernabéu, è il figlio dello stesso allenatore francese, classe 1998.

La prima da titolare nello stadio dei Blancos, dopo il debutto nel finale della scorsa stagione, si preannuncia subito complicata per Luca Zidane, complice l’ingenuo errore di Nacho che consente ad Avila di servire un assist vincente per Hernandez. Sui due gol subiti da conclusioni ravvicinate però, Luca non ha alcuna responsabilità e, prima della rete decisiva di Benzema al 90’, riesce a tenere in partita la squadra con interventi importanti: il Real Madrid vince così 3-2 contro l’Huesca, e consolida il terzo posto in classifica, a meno due dall’Atlético Madrid.

Nel post gara, l’allenatore dei Blancos è poi intervenuto in conferenza stampa per analizzare la vittoria della sua squadra, con un appunto su tutti… quello su suo figlio: "Sono contento per mio figlio, per il suo debutto al Bernabéu. Ma Luca è il terzo portiere. Thibaut è stato male e volevo far riposare Keylor, dopo aver giocato con la nazionale. Ha fatto bene. E’ stato nelle giovanili del Real Madrid per 16 anni, ha personalità".

E infine, sulle sue decisioni degli 11 titolari, precisa: Qui non ci sono casting, io provo a vincere ogni partita. Dopo le nazionali, i giocatori cercano sempre di riposare e ci sono altri che sono stati qui a lavorare per 15 giorni. Non credo nella formula che i titoli si vincono con 11 giocatori. Con 60 partite da giocare è impossibile vincere solo con 11. È il mio modo di pensare e cerco sempre di ottenere la squadra migliore possibile. La gente può pensare che voglio accontentare tutti e questo non esiste, perché se metti anche un giocatore in 50 partite e lo porti via, si arrabbia”.

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