La sigaretta di Wilshere e le parole di Wenger: "Anche io fumo dopo un drink"

Un peccato "perdonato", almeno nel privato. Jack Wilshere ha raccontato una particolare parentesi tra lui e l'ex allenatore Wenger ai tempi dell'Arsenal. Il centrocampista ha parlato al podcast Super 6 di Sky di quando fu "beccato" dai media a fumare fuori da un locale nel 2013. Wilshere era terrorizzato dalla reazione che avrebbe potuto avere Wenger nei suoi confronti.

"Ora guardo il passato e mi rendo conto di aver commesso degli errori - ha dichiarato l'ex Arsenal -. A quei tempi, pensavo che i media avessero qualcosa contro di me. Arsene era brillante. Ricordo la prima volta che i media mi hanno beccato con una sigaretta e la storia finì sui giornali". Il suo unico pensiero in testa in quel momento fu: "Oh mio dio, il boss mi ucciderà".

Il giorno dopo Wilshere si presenta in campo per gli allenamenti e vede Wenger: la reazione dell'allenatore però lo lasciò senza parole. "Il capo era lì. Mi ha detto "non preoccuparti, quando bevo piace anche a me fumare una sigaretta!". Il calciatore inglese rimase immobile e in quel momento pensò soltanto una cosa: "Oh mio dio, ti ringrazio". All'epoca, inoltre, il centrocampista rispose ai detrattori twittando una foto di Zinedine Zidane, l'attuale manager del Real Madrid, mentre fumava. 

"Ora è più facile essere scoperto - ha continuato - anche a causa dei social media ". Wenger, però, fece in modo che quel discorso rimanesse privato. E davanti ai microfoni dei giornalisti dichiarò l'esatto contrario: "Non sono totalmente d'accordo con il suo comportamento - dichiarò pubblicamente il francese -. Prima di tutto, quando sei un calciatore sei un esempio e, secondo, non devi fare qualcosa che danneggia la tua salute. Puoi bere a casa e nessuno lo vede, ma quando lo fai in pubblico danneggi anche la tua reputazione. Cosa gli dirò? Rimarrà tra lui e me". Almeno fino ad oggi.

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