Vlahovic: "Sogno di vincere la Champions League con la Juventus"

chiesa-vlahovic-juventus-agency-gdm-gpo

La Juventus è tornata alla vittoria nella semifinale d'andata di Coppa Italia. Merito, anche, della rete segnata da Dusan Vlahovic. L'attaccante serbo un 2024 importante a livello personale: quello contro la Lazio è stato il decimo gol segnato dall'inizio dell'anno. L'ex Fiorentina ha parlato ai canali ufficiali della Lega Serie A nell'episodio di 'Made in Italy'.

LEGGI ANCHE - Serie A, lotta apertissima per la zona Champions: la classifica 

Vlahovic: "Darò il massimo per vincere con la Juventus"

Dusan Vlahovic sembra essersi messo alla spalle un momento difficile e ora sta andando in gol con continuità. L'attaccante serbo sta bene alla Juventus e vuole vincere un trofeo che nella bacheca bianconera manca dal 1996, la UEFA Champions League: "Amo l'Italia, come casa mia. Sono felice di essere qui, ho molti amici. Un piacere essere parte della cultura italiana. L'Italia è speciale, le città, persone, cultura, calcio. Spero di portare grandi gioie ai tifosi. Sogno di vincere la Champions League con la Juventus, lavoro duro e darò il meglio per vincere quella competizione".

 

"Devi essere alla Juventus per capire cosa significa davvero" 

Oltre agli obiettivi futuri, Dusan Vlahovic ha raccontato come è iniziata l'avventura in bianconero. L'ex Fiorentina ha raccontanto cosa significa far parte della Juventus: "Quando sono arrivato ho avuto la fortuna di giocare con Giorgio Chiellini e Leonardo Bonucci. Sono due persone fantastiche, mi hanno aiutato ad integrarmi nella squadra. Ho parlato con Del Piero, Buffon, Marchisio, mi hanno spiegato cosa significa giocare alla Juventus. Essere parte di questo club città, persone è incredibile. Devi essere nella Juventus per capire cosa significa davvero".

 

Infine, il classe 2000 ha parlato dell'approdo al Torino nel gennaio del 2002 quando ha scelto di lasciare la Fiorentina, prossimo avversario in campionato. "Il mio trasferimento a Torino è stato un grande cambiamento per me ma dal primo giorno a Torino mi sono sentito come a casa. Per me e per ognuno di noi il calcio è tutto. Siamo sempre concentrati sul calcio. È l'unica cosa che ho in mente".

E poi ha concluso: "Il momento migliore è vedere tutti i tifosi, chi lavora, i miei compagni, la conferenza stampa di presentazione. Il mio esordio allo Stadium con il primo goal, non ricordo la data esatta ma era contro il Verona". 

Google Privacy