La Nigeria ha un nuovo diamante: Vince Osuji alla conquista d'Europa

Quando l'hanno visto per la prima volta, a Kalmar, in Svezia, qualcuno deve avere esclamato: "Eureka!". Un talento così non capita tra le mani tutti i giorni, di sicuro non in una cittadina di trentamila abitanti dispersa sul Baltico. E gli scout dei top club europei se ne sono già accorti: Vince Osuji, difensore centrale classe 2006, sembra avere davvero qualcosa di speciale. Ha compiuto diciotto anni lo scorso aprile: il Kalmar l'ha osservato e bloccato in un'operazione, direttamente dalla Nigeria, che promette successo. 

 

 

Gli occhi d'Europa su Osuji

Sono bastate tre partite a Osuji per dimostrare di avere mezzi atletici e tecnici diversi dalla maggior parte dei suoi coetanei. Arrivato poche settimane fa, ha giocato contro AIK, Brommapojkarna e Djurgarden. Duecentosettanta minuti. Abbastanza per far squillare il telefono della direzione sportiva del Kalmar, più e più volte. "Forte questo ragazzino, quanto volete?". Ma per il momento il Kalmar se lo tiene stretto. In vetrina, ma stretto. Anche perché tra poche ore sarà di nuovo in campo, contro il Norrkopping. E le tribune saranno già affollate di scout per seguirlo: "Questo difensore centrale promette davvero bene", assicurano occhi esperti in Svezia.

 

 

Chi è Vince Osuji

E' arrivato da sconosciuto, si è preso il palco con personalità. Ha chiusure in difesa e tempi giusti nei passaggi, elevazione e velocità, porta bene palla in conduzione. Centottantanove centimetri di potenziale su cui lavorare, un giovane diamante, nemmeno poi così grezzo. Gioca a diciotto anni contro attaccanti esperti, ma nei duelli ha qualcosa in più. Trasmette già sicurezza.

 

 

La sensazione, a Kalmar, è quella di avere per le mani un astro nascente. Un giovane così, da quelle parti, manca da tempo. Dagli anni di Rasmus Elm (16 presenze in Europa League tra AZ e CSKA Mosca e 39 in nazionale svedese) e soprattutto Etrit Berisha, ceduto alla Lazio nel 2013 e diventato un portiere da oltre 150 partite in Serie A. Osuji sembra avere tutto il potenziale per seguire il loro passi o addirittura fare di più: la strada è tracciata.

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