Vidal: "Conte sa che sono un vincente e che può fidarsi di me"

Oggi torna a giocare anche il Barcellona di Leo Messi e... di Arturo Vidal. Il centrocampista cileno, intervistato da El Periodico, ha parlato di come ha trascorso la quarantena e di quali siano le sue sensazioni a poche ore dal ritorno in campo. E soprattutto ha fatto chiarezza sul suo futuro, ammiccando a un allenatore che non ha mai nascosto di stimarlo parecchio: quell'Antonio Conte che in diverse interviste ha sempre definito Vidal un calciatore "che vorrei sempre avere con me in guerra". Vidal, interpellato proprio sull'attuale allenatore dell'Inter - una delle squadre alla quale è stato accostato negli ultimi mesi - ha detto: "Con Conte ho un ottimo rapporto, sa che sono un vincente, sa che può fidarsi di me". Già, fiducia, quella che Vidal vorrebbe sentire anche al Barcellona.

RESTARE AL BARCELLONA?

"Futuro ancora nel Barcellona? In questi due mesi voglio sentirmi importante - ha sottolineato - altrimenti dovrò guardarmi intorno per la mia carriera. Ho 33 anni, sì, ma se mi alleno così posso ancora stare 3-4 anni a questi livelli. E non lo dico solo io, ma anche i miei dati fisici. Al Barcellona sto benissimo, la mia famiglia e felice e ho ottimi compagni. Ma mi piace giocare, sentirmi importante. Non dico ogni partita, ma quelle chiave che aiutano a vincere i titoli, sì. Voglio anche qui si fidino di me e lo spero per questi due mesi. Fare da contropartita in qualche affare? Difficile, ho vinto tante cose. So di non essere più un ragazzino ma ho una carriera che pochi possono vantare. E invece ogni volta che la stampa parla, sembra che io stia per essere ceduto. Allo stadio e per strada la gente mi fa sentire ben voluto: a loro piace che lasci la mia vita sul campo".

FUTURO E... ORIGINI

"In quarantena mi ha stuzzicato l’idea di essere allenatore. Ho avuto diversi maestri, ognuno col suo stile: Conte, Guardiola, Ancelotti, Heynckes. Ognuno mi ha lasciato qualcosa: Conte lo adoro, Guardiola conosce tanto il calcio, Heynckes e Ancelotti gestiscono bene i gruppi. Col tempo vorrei prendere il meglio da ognuno e portarlo nella mia carriera". Infine Vidal ha svelato l'origine della sua inconfondibile cresta: "Risale ai miei 19 anni. Prima di una partita con la mia nazionale cilena, ne avevo vista una della nazionale tedesca. Il loro terzino sinistro, Ziege, portava la cresta: era aggressivo e faceva più paura del normale. Ho preso spunto da lui!"

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