Vicario protagonista in Premier con il Tottenham: "Non mi pongo limiti"

Arrivato al Tottenham in estate, in poche settimane Guglielmo Vicario ha conquistato tutti a Londra. Grazie alle parate del portiere italiano e all'arrivo in panchina di Postecoglou, gli Spurs sono in testa alla Premier League e nelle prima nove giornate di campionato non sono mai stati sconfitti.  

L'ex Empoli ha parlato della sua nuova avventura al Tottenham in un'intervista a La Gazzetta dello Sport: "Questo era quello che volevo e non ho voluto ascoltare niente altro. Appena ho saputo che c’era l’opportunità di venire qui avrei firmato col sangue, sarei venuto a piedi dall’Italia. Sono contentissimo di giocare nel campionato più bello del mondo. Me lo dico ogni giorno, appena suona la sveglia della mattina: 'Vai al campo perché c’è da giocare nel campionato più bello del mondo'". 

Tottenham, le parole di Vicario

Statistiche alla mano, Vicario è al momento il miglior portiere della Premier League. L'ex Empoli, però, è pensa solamente a continuare a lavorare: "Penso che in questo momento la cosa più importante sia continuare a lavorare, come abbiamo fatto fin da quando ci siamo trovati per iniziare questa stagione. L’obiettivo è continuare a sporcarsi le mani duramente, senza porsi limiti".   

Oltre a Vicario, anche Destiny Udogie sta facendo benissimo al suo primo anno al Tottenham: "Penso che questo sia il suo campionato. L’aveva già dimostrato in Italia, ma qui le sue doti di atletismo e di lettura di certe situazioni, quando può spaccare le linee, lo mettono ancora più a suo agio. È un giocatore box-to-box, ha grande facilità di corsa ed è un gran bravo ragazzo che ha voglia di fare e di impegnarsi. Io cerco di coccolarlo un po’, essendo più grande di lui: abbiamo un gran rapporto e sono contento che stia andando alla grande".    

L'artefice dell'ottimo inizio di stagione degli Spurs è però l'allenatore Ange Postecoglou, arrivato in estate dal Celtic: "È un grandissimo comunicatore. Una persona molto credibile nei fatti e nelle parole, nel modo che ha di preparare le partite sul campo e anche a livello mentale. Penso sia un grande leader, il nostro primo leader. A lui va il merito di aver creato questa atmosfera, che però va alimentata ogni giorno col duro lavoro. Proprio come ci chiede lui".

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