Vicario: "Abbiamo capito gli errori dell'Europeo. Ora è cambiato tutto"

Guglielmo Vicario si sta dimostrando uno dei portieri più forti della Premier League. Il suo rendimento in ascesa gli ha permesso di stare ormai da un paio di stagioni nell'olimpo dei numeri uno, oltre che di essere chiamato da Spalletti per gli Europei in Germania. Dell'avventura negativa con la Nazionale, degli obiettivi prefissati con il Tottenham e non solo ha parlato in un'intervista a Sky Sport.

Le parole di Vicario

Il portiere azzurro ha inizialmente parlato delle ambizioni del Tottenham: "Ci piace giocare ogni tre giorni, è quello che volevamo. L'anno scorso siamo stati senza Europa e per un club come il nostro è stato difficile dal punto di vista delle ambizioni. Le trasferte tolgono via tante energie, bisogna essere bravi a recuperare di testa e a essere pronti sin da subito a rimettersi in gioco. Siamo un grande club, è normale che giochiamo per vincere le partite. Entrare tra le prime 8 in Premier League è un obiettivo, anche se difficile perché ci sono tante squadre forti da affrontare, quindi sarà una battaglia sportiva".

Durante lo scoppio dell'invasione russa in Ucraina, il classe '96 ha accolto una famiglia ucraina in casa propria. Anche di questo ha parlato nell'intervista: "La mamma e il figlio ucraini che abbiamo ospitato sono rientrati a casa già da un po'. Li abbiamo accolti anche se non erano convinti vista la situazione che vivono tutt'ora. Lì c'è l'esigenza di una mamma e di un bambino che non vedono i familiari da due anni, dunque era necessario farli ricongiungere. Siamo sempre in contatto con loro, li sentiamo ogni settimana e sappiamo come stanno".

Ha partecipato anche lui all'Europeo fallimentare in Germania. Vicario ha provato a spiegare cosa non è andato, e il cambiamento che c'è stato dopo quell'avventura: "C'è stata una presa di coscienza da parte nostra come gruppo. Abbiamo capito che abbiamo sbagliato più di qualcosa agli Europei. Ci siamo detti come cambiare a livello di atteggiamento, e la vittoria contro la Francia non è casuale. È stata fatta una grande partita, non è cosa da tutti e dobbiamo prenderci tutti i meriti. Bisogna dare grande credito anche a Spalletti, che ha capito quale fosse il problema della Nazionale. Lui è una persona molto intelligente e pratica, ma non avevamo dubbi che avesse queste doti. Credito a lui che ci ha dato la possibilità di partire con il piede giusto, ora dobbiamo spingere per far bene in Nations League".

Infine, una postilla sui prossimi Mondiali: "Gli anni di assenza dal Mondiale sono un fardello che dobbiamo portarci dietro, per cercare di regalare questo sogno anche ai vari bambini che non hanno mai potuto vedere l'Italia alla Coppa del Mondo. Dunque dobbiamo centrare questo obiettivo".

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