Verona, Setti: "Credo nella salvezza. Conte si dimise dalla Juve perché non gli presero Iturbe"
Da 10 anni il presidente del Verona è Maurizio Setti. Il patron gialloblù ha rilasciato un'intervista ai microfoni della Gazzetta della Sport e ha parlato della salvezza, della sua gestione ma anche di qualche retroscena di mercato.
Verona, l'intervista di Setti
Il presidente gialloblù ha parlato della sua gestione: "In questi anni mi spiace solo di alcune contestazioni e di essere stato capito poco. Forse ho sbagliato qualcosa a livello di comunicazione ma a livello sportivo posso incolparmi di poco. In 10 anni di gestione siamo stati 8 volte in Serie A", ha concluso.
Poi un retroscena di mercato su Iturbe: "Conte si dimise dalla Juventus perché non glielo presero. Lui è stato forse il miglior acquisto: una promessa di campione che poi alla Roma si è perso. Non me lo sarei aspettato, ha perso umiltà".
Poi un elogio a Luca Toni e alla miglior stagione del Verona: "Lui è la persona a cui sono più legato ed è anche il primo insieme a Pazzini che ha aderito alla nostra fondazione di beneficienza. Inoltre è una persona bella e trasparente. La miglior stagione la facemmo con lui quando riscoprimmo un Toni galattico e abbiamo anche fatto il record di punti. Come miglior gioco invece quella di Juric".
Setti: "Credo nella salvezza"
E sulla possibile retrocessione ha aggiunto: "Credo nella salvezza, la squadra è viva. Troppe cessioni? No, inutile tenere giocatori che non vogliono rimanere. Il bilancio, poi, va sempre tenuto presente".
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