Venezia, Antonelli: "Siamo convinti di Di Francesco. Difficile dare un voto al mercato"
La stagione del Venezia non è iniziata nel migliore dei modi: eliminazione nel secondo turno di Coppa Italia e un solo punto raccolto nelle prime tre partite di campionato. Nonostante questo, però, c'è fiducia in Di Francesco. Della situazione dell'allenatore e di altro ha parlato in conferenza stampa il direttore sportivo dei veneti, Filippo Antonelli.
Venezia, le parole di Antonelli
Il direttore sportivo dei veneti ha innanzitutto confermato la fiducia a Di Francesco, parlando anche degli obiettivi societari: "A distanza di due mesi confermo che la scelta che abbiamo fatto mi rende felice e sono convinto che Di Francesco con le sue qualità umane e la sua preparazione sul campo possa far crescere il valore di questa rosa. Poi l'obiettivo di creare un progetto pluriennale. Abbiamo cercato di inserire giocatori importanti come Duncan e cerchiamo di valorizzare i vari Joronen, Pohjanpalo e gli altri".
Poi, sulla pagella al mercato del Venezia: "È difficile dare voti. Siamo soddisfatti, ma sicuramente il voto si vedrà alla lunga. Potevano esserci alcune opportunità, ma tutti gli obiettivi che avevamo in mente li abbiamo raggiunti. Si poteva ovviamente fare qualcosa in più in uscita, perché abbiamo 28 giocatori in rosa".
Antonelli ha anche trattato il tema degli svincolati, spiegando che: "Abbiamo monitorato tutte le situazioni, non ho mai parlato con la proprietà di questa cosa, sarebbe un ulteriore sforzo. Probabilmente la domanda gliela farò, poi vedremo".
Dopodiché ha anche fatto un resoconto su alcune operazioni di mercato, tra acquisti e cessioni: "La trattativa per Gytkjaer al Sassuolo era reale, lo volevano e ci hanno provato fino all'ultimo. Lui ha deciso di rimanere, noi non lo abbiamo messo sul mercato, è stata una richiesta legittima. Su Pierini il Sassuolo ci lavorava da un po'. La vendita di Tessmann può essere sembrata difficile e che abbia fatto perdere tempo, ma abbiamo raggiunto l'obiettivo di venderlo a una cifra buona, e Nicolussi Caviglia è stato individuato come sostituto. L'acquisto dalla Juventus era stato pensato con una formula per la quale possa essere considerato un nostro giocatore. Il riscatto non cambia in base alla categoria".
Il dirigente ha anche parlato dell'acquisto sfumato di Giulio Maggiore: "Il terzo obiettivo che avevamo era quello della sostenibilità economica volta a garantire il futuro del club. Su questo aspetto mi sento di ringraziare tutta la proprietà per lo sforzo fatto e per avermi aiutato a centrare tutti gli obiettivi. Detto questo ci tengo a fare chiarezza sull’ultima operazione di mercato legata a Giulio Maggiore. Si è trattato di un’opportunità dell’ultimo momento che abbiamo provato a cogliere. Le operazioni delle ultime ore di mercato possono però avere degli inconvenienti, sia per colpa del Venezia che per colpa della Salernitana, ma in questo caso l'unico vero responsabile è stato il tempo, che è stato insufficiente per regolarizzare il deposito".
Infine, una stoccata a Vanoli: "Ci siamo salutati durante l'ultima partita. Alcune cose che ho letto e ascoltato su di lui non le ho capite. Lo ringraziamo per averci portato in Serie A, ma rimango stupito che parli ancora del Venezia e non pensi al Torino che è la sua squadra attuale. Il rapporto è sempre andato bene, non ho avuto mai una situazione di conflitto con lui. Non so perché abbia deciso di lasciare, non riesco a dare importanza alla cosa, è stata una sua scelta e basta".
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