Varane: "Lo dico da tempo, il calcio sta andando fuori giri"

Senza troppi giri di parole. Così Raphael Varane, ex difensore di Real Madrid e Manchester United e attuale ambasciatore del Como, ha risposto alle domande dell'intervista rilasciata per "L'Equipe". Il giocatore ha commentato il momento che sta vivendo il calcio, con gli impegni che vanno sempre più aumentando. Spiegato anche il motivo del suo improvviso ritiro, dovuto a un infortunio.

 

Le parole di Raphael Varane sul calcio moderno

Il calciatore francese ha tenuto a ribadire la sua idea sul momento che sta vivendo il calcio nell'ultimo periodo: "Magari non cambieremo il mondo, ma dobbiamo impegnarci per fare qualcosa. Io l'avevo detto anche quando giocavo, non per me stesso ma per tutti. Stiamo andando fuori giri e il sistema potrebbe collassare presto. Mi riferisco anche alla salute mentale dei calciatori".

 

"Ritiro? Speravo di riuscire a giocare ancora, ma dopo l'infortunio di luglio ho capito che era finita. Non c'era stato contatto, semplicemente il ginocchio sinistro ha ceduto, quello che ha sempre sostenuto il destro già messo male. Ho giocato una vita con un ginocchio solo e quando ho capito che l'equilibrio tra sforzi per recuperare e piacere di tornare non era bilanciato, ho lasciato", ha detto l'ex Real Madrid. "Futuro? Sarà al Como. Ho ancora molto da portare al calcio. Vado alla ricerca della creatività e della libertà, non di movimenti robotici e bilanciati".

 

Varane ha poi parlato del suo ex allenatore al Real Madrid, Carlo Ancelotti: "Ho avuto la fortuna di giocare per i blancos, che danno il tempo ai giovani di maturare a livello fisico e mentale. E i risultati si vedono, tutti dovrebbero prendere esempio. Ancelotti? Credo sia il migliore di tutti. Il rapporto che riesce a instaurare con i calciatori è unico. Lascia libertà di muoversi, di pensare e fare calcio. È differente rispetto a ciò che viene richiesto dalle nuove generazioni".

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