Man Utd, la conferma di un ex: "Van Nistelrooy non sopportava Ronaldo"

"Si presentò a Carrington vestito in modo terribile, maglione a collo alto e jeans scoloriti. Non sapevamo nemmeno chi fosse". Sarebbero bastati pochi giorni ai giocatori del Manchester United per conoscere Cristiano Ronaldo, arrivato in Inghilterra a soli 18 anni con tante aspettative addosso. Primo allenamento e subito tunnel, un modo perfetto di presentarsi e far capire immediatamente le proprie qualità. Aneddoti e retroscena che vengono a galla nel corso di un'intervista al podcast 'The Broken Metatarsal' di Eddie Johnson, ex calciatore delle giovanili dei 'Red Devils' che ha vissuto da vicino la prima stagione di CR7 a Manchester: "Ero solito allenarmi con la prima squadra e, il primo giorno che arrivò Ronaldo, riuscì subito a fare un tunnel ad uno degli altri ragazzi. Lo mandò talmente in confusione da fargli incrociare le gambe e farlo finire a terra. Ci guardammo sorpresi, incapaci di capire chi avessimo di fronte".

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Le lamentele di Van Nistelrooy

Non tutti però ammiravano le caratteristiche di Ronaldo, qualcuno addirittura non riusciva a sopportarlo: "Ruud van Nistelrooy era frustrato nei suoi confronti, correva in area ma non riceveva mai la palla dal portoghese, che amava invece dribblare il terzino tre o quattro volte. In molti avevano qualcosa da ridire riguardo quell'atteggiamento. Ruud era abituato a Beckham o Giggs e, per questo motivo, si lamentava di continuo".

Il rapporto con Ferguson

Ad aiutare Ronaldo nel suo inserimento non poteva che essere Ferguson, come ammesso da Johnson: "Sir Alex è stato come un secondo padre per Cristiano, è riuscito a tirare fuori il meglio da lui grazie a quel rapporto. A volte lo prendevamo in giro, dicendogli di andare a parlare con 'paparino' se avesse avuto qualche problema. Ma sapevamo in cuor nostro che, quel rapporto, ci avrebbe permesso di vincere".

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