Valencia, Gattuso: "Arthur mi piace, ma non ce lo possiamo permettere"

Dopo l'addio al Napoli e la risoluzione prima dell'inizio del campionato con la Fiorentina, Rino Gattuso riparte dalla Liga. Il nuovo allenatore del Valencia ha ereditato una squadra reduce da un nono e un tredicesimo posto e che deve fare i conti con alcuni problemi finanziari che si ripercuotono sul mercato. 

 

 Valencia, le parole di Gattuso in vista dell'inizio della Liga

"Abbiamo preso Castillejo, Lino e Nico dal Barça. Abbiamo perso Guedes e speriamo di rimpiazzarlo, però qui c’è un controllo preciso in termini economici: il Barça domani inizia la Liga e deve ancora iscrivere vari giocatori, è inutile comprare qualcuno che non ti puoi permettere. Nel tunnel di Mestalla c’è una grande foto di Ranieri: mi piacerebbe stare qui un po’ di tempo e far qualcosa di buono. Economicamente siamo limitati, ma a entusiasmo e voglia di lavorare non ci batte nessuno. Il campo ci dirà dove possiamo arrivare", così Gattuso a La Gazzetta dello Sport.

 

 

Sulla possibilità che arrivi Arthur dalla Juventus: "Certo che mi piace, ma non ce lo possiamo permettere, e allora è inutile girarci attorno o fare promesse che non si possono mantenere. Bisogna lavorare, poi lavorare e poi continuare a lavorare per trovare la nostra identità".

 

 

In Spagna ritroverà anche Carlo Ancelotti: "C’è un aspetto trascurato che lo rende unico: ha allenato 4 generazioni, tra l’altro in un’epoca di mutamenti rapidissimi, e ha sempre trovato la chiave giusta. Si dice che il calcio è cambiato radicalmente negli ultimi 10-15 anni, e Carlo allena da 30. E non penso solo a questioni tecniche o tattiche, ma alla mentalità dei giocatori, dei giovani, al mondo in cui viviamo. E poi attorno a Carlo non c’è mai una polemica, nessun giocatore o agente parla male di lui: è il più grande per tutte queste cose".

L'intervista completa nell'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport

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