Udinese, Sottil: "Il regolamento è chiaro: Beto è entrato prima e ha toccato il pallone. Mi sono chiarito con l'arbitro"

Vittoria importantissima dell'Udinese che batte il Milan e sogna l'Europa. I bianconeri hanno fatto una grande partita e grazie ai gol di Pereyra, Beto e Ehizibue centrano i tre punti. Al Milan, invece, non è bastato il gol di Ibrahimovic. Nel post partita ha parlato Andrea Sottil, espulso nel finale di primo tempo, ai microfoni di Sky Sport. Le sue parole.

 

 Udinese-Milan, l'intervista di Sottil

L'allenatore dei friulani ha iniziato parlando del rigore e dell'espulsione subita: "Il regolamento del rigore è chiaro, era una respinta laterale e il regolamento è chiaro. Se la tocchi c’è la ripetizione del rigore. Beto entra prima, se non l’avesse toccata non ci sarebbe stata la ripetizione. Mi dispiace perché sono dovuto stare tutto il secondo tempo in tribuna. Mi sono chiarito col direttore di gara”

 

 Poi sulla partita della sua Udinese ha detto: "I risultati li determiniamo noi, non ce li regala nessuno. La prestazione c’è sempre stata, ma qualcosa è cambiato dalla partita di Bergamo. Respiravo questo cambiamento e questo ritornare a essere più spavaldi. Anche questa sera la scelta di giocarcela lo conferma. Abbiamo fatto molto male al Milan, i ragazzi sono stati bravi e abbiamo vinto meritatamente”.

 

 Poi l'elogio a Samardzic: "Samardzic diventerà un campione. Ha tutto, stiamo lavorando con lui anche sull’intensità e lui è un ragazzo davvero umile. È cresciuto molto, mi ascolta tanto e ha fame di arrivare. Arriverà in alto”. 

 Infine su Pafundi ha detto: "Pafundi è un ragazzino del 2006 che lo scorso anno giocava solo in Primavera. Quest’anno è stato aggregato a pieno regime con noi con un progetto importante che c’è su di lui. Lui ha grandissime qualità, sono d’accordo con le parole di Mancini. Ci sono dei giocatori che alleno che hanno più esperienza e minuti. La nazionale è un motivo di grande prestigio”.

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