UCL | Roma, Di Francesco: "Volevamo questo risultato. Già penso agli ottavi. Spesso qui ci si accontenta, dobbiamo cambiare mentalità"
"La Roma voleva fortemente questo risultato. Ci sta che non abbiamo giocato benissimo, sentivamo molto la partita. Emozioni? Sto già pensando agli ottavi. La forza è non accontentarsi". Di Francesco si gode così questa serata di Champions League dopo la vittoria dei suoi giallorossi sul Qarabag all'Olimpico ma pensa già alle sfide che verranno: "Ora può succedere di tutto? Perchè no, spesso qui ci si accontenta. Ma dobbiamo cambiare mentalità, approcciando gli ottavi da ambiziosi. Pensando a fare ancora meglio. Siamo arrivati primi con Ateltico e Chelsea - ha proseguito l'allenatore giallorosso in conferenza stampa - è giusto viverla con entusiasmo e con ambizione. Oggi abbiamo vinto soffrendo, come le grandi squadre".
Spazio poi a qualche considerazione sullo Stadio della Roma, che oggi ha ricevuto il via libera dalla conferenza dei servizi: "Felicissimo, mi auguro di poter allenare ancora la Roma il giorno della sua inaugurazione". Inevitabile poi parlare anche di qualche singolo: "Kolarov e Perotti stanno facendo bene insieme ma mi aspetto sempre meglio. A volte ci accontentiamo, facendo azioni superficiali, solo per divertire. Qui dobbiamo crescere e migliorare. Però è vero, abbiamo una grande fascia sinistra. Ma voglio parlare della squadra. Amo parlare del collettivo, qui sta la vera crescita della Roma. Pensare e vincere da gruppo".
"Prossimo avversario? Credo che non posso dire che una vale l'altra, direi una bugia. Ma non dobbiamo avere paura di affrontare altre squadre. Serve capacità, forza e ambizione nell'affrontare le grandi squadre. Credo che qui ci esalta troppo e ci si abbatte con troppa facilità. Devono capire l'equilibrio sottile tra una vittoria e una sconfitta. Questa mentalità bisogna allenare. Se ci accontentiamo, se pensiamo di essere diventati forti, poi ci perdiamo in giochetti e sufficienza. Dobbiamo normalizzare questo andamento umorale, diventando normali come testa ma forti in campo".